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RECENSIONE "SCUSA" DI LUCA CRISCI

martedì 18 agosto 2020

Buonasera lettori,

ultimo giorno di ferie per me e post ad un orario improbabile, non me ne vogliate.

 

Vorrei parlarvi di “Scusa”, il romanzo di Luca Crisci, edito Rossini Editore, che ringrazio per la copia cartacea ricevuta e per la collaborazione.

Un romanzo narrato in prima persona dal protagonista, Matteo, ricoverato in ospedale in coma dopo un incidente.

Una condizione, quella del coma, che lo porterà a ripercorrere la sua vita ed a riflettere soprattutto sugli errori commessi.

 

Matteo è un ragazzo che ha sofferto, un ragazzo con un estremo bisogno di amore e di attenzioni; figlio di una madre lavoratrice, spesso assente per poter garantire un futuro alla prole, e di un padre infantile, sprovvisto di qualsiasi senso di responsabilità. Completa il quadro famigliare la sorella, né carne né pesce, con la quale non ha un gran rapporto.

 

Matteo è schiavo di un amore a senso unico, un amore che non decolla (forse sarebbe meglio definirlo un tormento, un’ossessione) e che lo porterà a toccare il fondo, in un baratro nero e profondo fatto di alcol e droga.

L’autodistruzione come via di fuga. Ma da cosa? Da chi?

 

"T'accorgi che le cose fanno schifo solo quando ci stai sotto. Quando puoi vedere i dettagli e la cioccolata diventa merda, il futuro diventa presente e il presente diventa passato tre secondi dopo."

 

Nessuna simpatia per Matteo, sono sincera. Nel corso del romanzo ho cercato di stringere un legame con il personaggio, trovare un appiglio per cambiare la mia opinione su di lui, ma non ci sono riuscita. Ho apprezzato la schiettezza dei pensieri espressi ma non ho assolutamente condiviso alcuni pensieri, lontani dal mio modo di essere e dai miei valori.

 

Ho trovato molto accattivante lo stile di scrittura, fluente e coinvolgente, un ottimo filo conduttore nel dipanarsi della trama.

I miei complimenti a Luca per quanto riguarda le tematiche trattate, soprattutto relativamente alle riflessioni sulla vita, sul nostro quotidiano. 


I pensieri di Matteo sono pensieri che anche noi abbiamo fatto, almeno una volta nella vita, magari con la stessa intensità o forse no; pensieri che, per mancanza di coraggio, non abbiamo esternato con la stessa potenza.


Sarà la stessa vita che deciderà però di dare a Matteo una seconda possibilità.

Possibilità che sarà in grado di cogliere?

Per scoprirlo vi invito a leggere il libro ed a farmi sapere cosa ne pensate.

 

“La fine della giornata ti ricorda che puoi inventarti quello che ti pare ma il tempo non lo fermi. Quando è ora il sole scende.”


RUBRICA 2MAMME4LIBRI GENERE "BIOGRAFIA"

domenica 2 agosto 2020

Buongiorno cari lettori,

con qualche giorno di ritardo, dovuto ad una serie di impedimenti lavorativi, torniamo con l’appuntamento della rubrica 2mamme4libri.

Per il mese di luglio siete stati proprio voi, tramite un sondaggio, a scegliere il genere letterario che ci avrebbe accompagnato nel corso del mese.

Il vincitore del sondaggio, fra storico e biografico, è stato proprio quest’ultimo, ed i libri che vi presento, già sugli scaffali della mia libreria, si sono perfettamente adattati alla scelta.

 

Partiamo con la scelta per il mondo degli adulti: “Open” di Andre Agassi, edito Einaudi.

 

“Apro gli occhi e non so dove sono o chi sono. Non è una novità: ho passato metà della mia vita senza saperlo. Eppure oggi è diverso. È una confusione più terrificante. Più totale.”

 

Questo libro è stato un viaggio emotivo incredibile. Ho trovato molto delicata ed umana la scelta di raccontarsi così nel profondo, di mettersi a nudo e mostrarsi per come si è, esprimendo pensieri che hanno lasciata spiazzata anche me.

 

“Io odio il tennis, lo odio con tutto il cuore, eppure continuo a giocare”

 

Ma come può essere possibile direte voi? Beh, Andre era “costretto” a giocare a tennis dal padre, un uomo severo, che in lui vedeva una stella di questo sport e che non accettava altra realtà al di fuori di questa.

 

Il libro percorre poi le storie d’amore di Agassi, gli allenamenti e le partite, vinte e perse.

 

Nonostante Agassi fosse il numero uno nel mondo non era felice, non si sentiva completo né soddisfatto.

Decise quindi di costruire una scuola d’eccellenza per i ragazzi che non avevano possibilità di studiare, una scelta che gli ha permesso di dare ai ragazzi un insegnamento fondamentale: il rispetto. Rispetto per ciò che ami ma ancora di più per ciò che non ti piace o odi.

 

Un libro che non posso far altro che consigliare perché permette di riflettere e aprire gli occhi su quello che veramente ci rende felici.

 

Per i più piccoli la scelta è ricaduta su “La matita magica di Malala”, edito Garzanti, un albo illustrato dai mille significati.

 

La storia di Malala e del suo desiderio di possedere una matita con la quale fare delle magie: dal dormire un’ora in più al mattino al disegnare bei vestiti per la madre, case per il padre e un vero pallone per permettere ai fratelli di giocare.

Una matita che avrebbe permesso a Malala di disegnare un mondo migliore, pieno di pace e amore.

Una matita che però al mattino Malala non trovava mai dentro al cassetto del suo comodino.

 

Ed ecco che decide di darsi da fare; decide di scrivere e parlare al mondo a soli undici anni, senza paura, della sua condizione di donna, costretta a non frequentare la scuola e ad indossare l’uniforme che tanto la rendeva orgogliosa. Sopravvissuta ad un attentato nel 2012 Malala oggi continua a viaggiare per difendere il diritto all’istruzione delle ragazze.

 

Questo albo illustrato è veramente bellissimo; Jacopo è rimasto incantato dalle illustrazioni e dalla dolcezza di Malala. Mi ha chiesto anche lui una matita magica… gli ho risposto che la sua può trovarla dentro al suo cuore.


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