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RECENSIONE "LA SCELTA DI UN'ESTATE" DI ASIA TAVOLETTI

venerdì 30 luglio 2021


“Un forte attacco di sete mi costringe ad alzarmi faticosamente dal letto. Mi trascino fino in cucina, con gli occhi ancora chiusi a metà, cercando di non cadere giù per le scale. Metto la testa nel frigorifero, tasto il cibo e quant’altro alla ricerca di qualcosa a forma di bottiglia. Afferro il primo oggetto che incontro, svito il tappo e, non appena assaporo il contenuto, lo sputo nel lavandino. Disgusto totale.”

 

Adolescenza: quel bellissimo periodo delle uscite con gli amici, del “cosa ti metti stasera?”, dei primi amori, delle prime delusioni. “La scelta di un’estate” è un romanzo nel quale troverete tanto amore, ma non quello delle favole, quello del “e vissero per sempre felici e contenti”, quello che fa male, che brucia, che fa piangere. Perché non sempre è tutto rose e fiori, spesso si cade, ci si rialza e si cerca di rimettere a posto i propri pezzi e ripartire.

 

Katie sta trascorrendo a Sag Harbor l’ultima estate prima della partenza per Parigi; l’università la Sorbona l’aspetta. Con lei ci sono gli amici di sempre. Andrew, il suo migliore amico, con il quale ha un rapporto puro, bellissimo; è un ragazzo equilibrato e pieno di idee ed è il punto di riferimento di tutto il gruppo; Nicholas, il belloccio, “allergico” all’amore dopo averne troppo sofferto; Alice, la spalla di Katie, la sua amica del cuore ed infine Alex, il componente più strambo del gruppo per il suo essere distante e lunatico alle volte ma anche divertente e solare.

 

Saranno tante le uscite serali fra di loro, fatte di alcol, risate e tante chiacchiere. Ma fra Katie e Alex forse c’è qualcosa di più di una semplice amicizia.

Alex però frena qualsiasi sentimento nei confronti di Katie, nascondendolo dietro al suo essere tenebroso ed a tratti apparentemente bipolare.

Riuscirà a lasciarsi andare ed a godersi una meritata felicità?

 

Ho letto questo libro molto velocemente grazie alla lettura scorrevole ed al lessico molto semplice ed alla portata di tutti. Una storia perfetta per il periodo estivo, frizzante e pungente al tempo stesso.


OGGI LA MAMMA LEGGE "LA MOSSA DEL COCCODRILLO" DI FEDERICO APPEL

mercoledì 28 luglio 2021


Siamo nel pieno dell’estate e la rubrica non si ferma!

Oggi vi presento un albo coloratissimo edito Sinnos, “La mossa del coccodrillo” di Federico Appel.

 

Sfogliando le prime pagine è chiaro che fervono i preparativi per una festa, più precisamente la festa di compleanno della sig.ra Finkel. Festa che si svolgerà nella loro bellissima villa a tre piani, circondata da un giardino verde, pieno di alberi e siepi rigogliose.

I personaggi che popolano questa storia sono tantissimi, simpatici e alquanto strambi. Troveremo il sig. Glass, il maggiordomo, la sig.ra Giggs, la cuoca, Stefano, il pasticciere e tanti altri.

Fra di loro vi è anche un coccodrillo, il famoso ladro conosciuto dalla maggior parte degli invitati.

Durante la festa sparirà il diadema della sig.ra Finkel… quale sarà l’identità del ladro? Ovviamente io non vi svelerò nemmeno un indizio per non rovinarvi la sorpresa.

 

La narrazione di questo albo è molto veloce, i dialoghi sono tanti, spesso sovrapposti, e la storia, che a tratti può sembrare troppo confusionaria, coinvolge il lettore in maniera totalizzante, impedendogli di abbandonare la lettura.












È un albo che consiglio ai bambini di almeno 6/7 anni, prima può risultare un po' complessa la comprensione della storia.

RECENSIONE "AVANTI, PARLA" DI LIDIA RAVERA

lunedì 26 luglio 2021


"Non mi piace scrivere. Non mi piace cercare le parole, sceglierle. Mi sembra arbitrario, fatuo. O presuntuoso. Perciò non ho mai scritto, se non si considerano quelle novantotto lettere concepite fra il 1983 e il 1996, che comunque non sono più in mio possesso. Spero che Furio le abbia distrutte. Probabilmente l’ha fatto, non gli piace lasciare tracce e forse ha ragione. Anche se io ho tenuto le sue risposte, che non sono novantotto ma trentasei, perché tante volte non gli andava.”

 

Giovanna è una donna silenziosa che conduce una vita regolare e piuttosto abitudinaria lontana dalla gente, nascosta all’ombra del suo appartamento.

Giovanna è una donna esigente che ogni giorno sceglie di punirsi nonostante abbia già pagato il suo debito con la giustizia. Non si perdona, e forse non lo farà mai.

 

“Bisogna imparare a tacere per non dover mentire”

 

I suoi genitori sono morti in un’incidente d’auto quando il loro rapporto era già pieno di contrasti e incomprensioni. “Mi avrebbero diseredata” è quello che Giovanna dice di loro.

 

“Padrona di niente, orgogliosamente povera”

 

Giovanna vive con il perenne desiderio di scomparire, restare sola con sé stessa, nonostante siano 18 gli anni trascorsi in “solitaria”, senza intrecciare rapporti con nessuno.

Fino all’arrivo di Maria e Michele e dei loro figli, Malcom e Malvina, i nuovi vicini di casa, così giovani e spensierati ai suoi occhi.

 

Una ventata di aria fresca che sveglierà Giovanna dal suo letargo affettivo; a dare il contributo maggiore sarà Malvina, la piccola di casa. A 3 anni sarà in grado di aiutare Giovanna a guardare avanti, verso il futuro, aiutandola a metabolizzare e lasciare alle spalle gli anni faticosi (e dolorosi) già vissuti. Quando è con lei Giovanna si sente un’altra, diversa, pronta a dare e ricevere amore. Quell’amore che in gioventù lei ha scansato, rifiutato, quella vita che ha scelto di non generare.

 

“Non mi sono concessa la maternità per non coinvolgere esseri innocenti nelle mie scelte estreme”

 

Giovanna è un personaggio, reale, crudo, profondo, sapientemente creato dalla penna della Ravera.

Una donna che sceglie la felicità, non senza fatica.

Una donna che sceglie di vivere.

OGGI LA MAMMA LEGGE "QUESTO UOVO NON LO VOGLIO" DI CHIARA DE FERNEX

mercoledì 21 luglio 2021


Affrontare il tema dell’arrivo di un fratellino non è semplice, ma con “Questo uovo non lo voglio” di Chiara De Fernex, Albe Edizioni ci è riuscita alla grande.

 

Pulcino è spaventato: nel suo nido è comparso un uovo grandissimo che gli impedisce di stare vicino alla sua mamma. Visto che a quanto pare non è possibile liberarsi dell’intruso con le buone, Pulcino decide di rubarlo: lo porterà in cima alla montagna e lo abbandonerà lassù, così riappropriarsi del suo spazio.










Arrivati in cima alla montagna, non senza essere incappati in qualche peripezia, Pulcino assisterà alla nascita di un pulcino esattamente come lui, solo un po' più piccolo. E si renderà conto che non ha senso essere arrabbiati, il nido è grande a sufficienza per starci entrambi, vicini, al caldo ed al riparo della mamma.

 

Un albo che è un inno alla comprensione, al rispetto ed all’accettazione dell’altro.

Di sicuro non è semplice, per un fratello “maggiore” vedere che le attenzioni dei genitori sono rivolte ad un altro bambino, la paura di essere meno è forte, gli equilibri costruiti insieme sembrano vacillare.

 


Questo albo serve proprio a spiegare ai nostri bambini che l’amore per loro è veramente infinito, non si “divide” equamente fra fratelli, ma si moltiplica, perché per ogni figlio il cuore di un genitore scoppia d’amore, e non c’è gioia più grande.

 

Ringrazio la CE per avermi proposto questo titolo, dolce e delicato allo stesso tempo.


RECENSIONE "FELICI CONTRO IL MONDO" DI ENRICO GALIANO

lunedì 19 luglio 2021


“Perché c’è sempre un po’ di odio dentro ogni amore? forse non tutti lo sanno, ma esiste in giapponese una parola che significa, contemporaneamente, amore e odio. Si dice aizo. L’aizo è un’emozione strana: ci sono dentro tutti e due gli estremi dello stesso sentimento.”

 

Facciamo un passo indietro, esattamente dove lasciavamo Gioia e Lo in “Eppure cadiamo felici” il precedente libro. Lo parte, lasciando Gioia piena di dubbi e domande che questo gesto porta con sé.

 

“Coi desideri bisogna starci attenti, perché poi potrebbero farti lo scherzo di avverarsi. E finché non si è davvero felici non si ha mai abbastanza idea di quanta paura faccia, la felicità.”

 

L’unica cosa che Gioia insegue è la felicità e proprio non riesce a capire come mai ci siano persone che scappano, che hanno paura di lasciarsi andare. Certo, la vita non è semplice; si è costantemente costretti a decidere, lottare, cadere e rialzarsi. Ma tutto questo fa parte del gioco, è utile a capire noi stessi e chi vogliamo diventare. 

 

“La paura è il primo segno che dobbiamo combattere per quello che amiamo.”

 

Per Gioia la felicità è l’ammissione alla scuola di fotografia di Venezia, dove la sua passione per gli scatti può finalmente trovare spazio e diventare molto di più che un semplice passatempo ed è per questo che tirerà fuori tutta la sua determinazione ed il suo carattere.

 

“È che ci sono cose che sono contro. Le fotografie, per dirne una: il tempo scorre, va e niente e nessuno può fermarlo. Le fotografie vanno contro tutto questo. Le fotografie fermano il tempo – magari non per sempre – ma per il tempo che basta.”

 

Per Gioia la felicità è riavvicinarsi a Lo, anche se inizialmente il suo atteggiamento è quello di totale indifferenza. Lui l’ha ferita e lei non se lo è dimenticata, così come non ha dimenticato tutti i momenti trascorsi insieme. Saranno proprio quelli a fare da traino nel corso delle pagine, all’inseguimento di quell’amore, puro e sincero, che tanto l’ha arricchita.

 

“Eppure cadiamo felici” non è una semplice storia d’amore adolescenziale, è molto di più. È un romanzo dove viene raccontato il faticoso equilibrio del rapporto genitori-figli e di tutte le difficoltà che ogni giorno vengono affrontate; è il racconto di quanto è bella ed importante l’amicizia, del valore profondo che questo sentimento ha e di quanto cambi la vita il senso di appartenenza che scatena; è la storia di un amore omosessuale, limpido, senza vergogna, perché l’amore non ha colore ed è anche la storia di un professore con un passato che torna a fare visita e che, forse, è il momento di affrontare.

 

400 pagine che non dimenticherete.


RECENSIONE "L'ULTIMO OSPITE" DI PAOLA BARBATO

sabato 17 luglio 2021


“Olimpia d’Arsa era il nome del posto in cui era nata e morta. Una villa pretenziosa, con tocchi liberty, che suo nonno, Guglielmo Grisenti, aveva voluto far costruire proprio lì, sul terreno di famiglia, al posto di quelle quattro pietre che avevano ospitato tutte le precedenti generazioni. L’aveva chiamata “Olimpia” perché da giovanotto, prima di fare i soldi, aveva suonato la tromba all’Olympia di Parigi. E “d’Arsa” perché sorgeva nella frazione minuscola del paese di Pontevero, che prendeva il nome da un incendio di fine ‘700.”

 

Flavio Aragona, di professione notaio, un uomo onesto ed intelligente, amato da tutti nonostante la sua bizzarria, non sa bene cosa lo aspetta quando arriva davanti ad Olimpia d’Arsa insieme alla sua assistente, Letizia Migliavacca, una donna capace ma molto fragile, ed alla sua cagnolona Zora. Di sicuro sa che dovrà restare rinchiuso al suo interno fino al termine dell’inventario richiesto dagli eredi della scomparsa Adalgisa Grisenti. La morte dell’anziana ha contribuito a rendere ancora più profonda la spaccatura fra i parenti rimasti che decidono di volersi affidare ad un esterno per censire tutti i beni della defunta e spartire poi, equamente, le somme.

 

Flavio e Letizia, una volta varcato il cancello, incontreranno Paloma Ferri, la domestica di famiglia, una donna piuttosto diffidente e criptica, e cominceranno a prendere confidenza con la casa. Una casa così grande, così piena di scricchiolii sinistri e luci azzurre che compaiono e altrettanto velocemente scompaiono e che nasconde, nei posti più impensabili, diversi oggetti che cattureranno soprattutto l’attenzione di Letizia, convinta che siano ricollegabili ad episodi di violenza.

 

Un thriller di tutto rispetto, una trama fatta di dettagli che ti spingono a girare le pagine ad un ritmo quasi frenetico. Ho conosciuto una Paola Barbato diversa rispetto a quella trovata in “Zoo”, unico libro al momento che ho letto di suo; questo romanzo è meno “truce” ma molto, molto più psicologico.

 

Se questo è il vostro genere del cuore non potete farvelo scappare. Se non lo è, è un ottimo modo per cominciare.


RECENSIONE "QUESTO GIORNO CHE INCOMBE" DI ANTONELLA LATTANZI

giovedì 15 luglio 2021


“Nessuno può restare incolume sotto gli attacchi implacabili della realtà. Ci pieghiamo, controvento, e continuiamo a camminare. Alcuni di noi non ce la fanno più. A un certo punto, come colti di sorpresa, cadono. Altri continuano, la testa bassa nella tempesta, intirizziti si stringono nei cappotti e non si fermano. Altri ancora imparano. A vedere il sole anche quando non c’è, o a spiare le nuvole per spostarsi al momento giusto, pronti a cogliere il primo raggio di luce. A riscaldarsi.”

 

Francesca e Massimo, il passato lasciato alle spalle, un capitolo chiuso quello della loro vita a Milano, ed una nuova vita da costruire, a Giardini di Roma, insieme alle loro due figlie, dietro a quel cancello rosso dove sorge la loro nuova casa.

Una casa tanto desiderata, una promozione come docente per Massimo, un’occasione per Francesca di dedicarsi al suo libro. Ma non è tutto oro ciò che luccica.

 

In quel condominio, simbolo di rinascita per Francesca, ci sono dei vicini troppo presenti, invadenti, fastidiosi, pronti ad escludere chi non si fa plasmare dalle loro idee e chi non rispetta le loro regole.

Ed ecco che quella casa si trasforma in una prigione, un luogo che incatena, che parla, che consiglia, che giudica.

 

Non poteva essere stata la casa a parlarle. Ma la casa era come una madre: i suoi insegnamenti ti rendevano una persona migliore. Ti mettevano sulla strada giusta per affrontare il mondo da te.

 

Francesca ha troppo tempo per pensare, sono troppi i momenti che vorrebbe riempire, le bambine assorbono tutte le sue energie, il sonno non arriva mai ed il rapporto con Massimo si sfibra giorno dopo giorno.

 

E così c’erano un marito e una moglie in un letto, in una notte come un’altra. E nessuno dei due aveva la più pallida idea di cosa stesse pensando l’altro. È strano essere così vicini, coi corpi caldi sotto le lenzuola che si toccano, e poter fare pensieri così tremendi senza che gridino fuori dalla testa.

 

I pensieri di Francesca urlano fra le pagine di questo libro; sono disturbanti, negativi, mettono in luce il lato oscuro dell’essere madre, sempre che ne esista davvero uno. Essere madre è un compito gravoso per lei, che spesso si sente cattiva, malvagia.

 

È stata una lettura inizialmente dura per via delle forti tematiche trattate: la maternità, in primis, con tutto ciò che comporta essere madre, ma proseguendo la lettura sono riuscita ad apprezzare la storia e l’intento dell’autrice.

Vi consiglio la lettura se non vi spaventa, ma al contrario vi intriga, la sensazione di inquietudine. Questo libro, allora, sarà davvero un ottimo compagno.

 

Una scomparsa è peggio di una morte. Quando muori non ci sei più, quando scompari dove sei?


OGGI LA MAMMA LEGGE "E' ORA DI ALZARSI" DI MICHAEL ESCOFFIER E NATHALIE DION

mercoledì 14 luglio 2021


A quanti di voi piace girarsi e rigirarsi nel letto al mattino pur di non alzarsi al suono della sveglia?

Ammetto che a volte alzarsi dal letto è davvero faticoso anche se doveroso…

 

Il protagonista del libro che vi presento oggi è un gran dormiglione e la sua mamma fa di tutto per convincerlo ad uscire dalle lenzuola.

 

Si tratta di “E’ ora di alzarsi” di Michael Escoffier e Nathalie Dion, edito Il leone verde piccoli, che ringrazio per l’invio di questa copia omaggio.

 

In questo albo dalle illustrazioni delicate ed estremamente tenere, viene sì raccontata la difficoltà del protagonista ad alzarsi dal letto ma anche la bellezza di tutto ciò che lo circonda all’esterno. Ed è la mamma che gli racconta di tutto quello che lo aspetta fuori se solo decidesse di alzarsi: dalle frittelle a colazione all’arrampicarsi sugli alberi oppure leggere, giocare con la mamma a farsi il solletico o a nascondino.

 

Le parole della mamma convinceranno il piccolo a scendere dal letto, troppo curioso di non perdersi nulla di tutto quello che gli è stato raccontato. Ma poi, alla fine della giornata, chi avrà voglia di tornare a letto ancora?

 

Un albo che mi sento di consigliarvi, perché, insieme ai vostri bimbi, imparerete ad apprezzate le meraviglie che ci circondano e che a volte, per i troppo impegni, non riusciamo a vedere.


RECENSIONE "EPPURE CADIAMO FELICI" DI ENRICO GALIANO

lunedì 12 luglio 2021


“È per questo che a Gioia piacciono tanto le parole intraducibili, quelle che si appunta sul taccuino ogni volta che le capita la fortuna di trovarne. Sapere che ci sono parole che in altre lingue non esistono l’ha sempre trovata una cosa affascinante, quasi magica.”

“… sono intraducibili non nel senso che sia impossibile tradurle bensì nel senso che non lo si deve fare, perché sono bellissime così come sono, intraducibili e misteriose, col loro suono tutto strano eppure musicale, sbilenco e perfetto in una volta.”

 

Gioia “Maiunagioia” Spada, 17 anni, solitaria, “strana”, non è la classica adolescente che tiene alla cura del suo aspetto, Gioia è una ragazza dalla quale tutti stanno lontano perché l’apparenza li spinge a rifiutarla, l’unico che sembra accorgersi di lei e l’unico con il quale ha voglia di parlare è il Professor Bove, docente di filosofia. Tonia è la sua migliore amica. Ma non esiste. È solo una sua fantasia.

La sua casa non è il luogo più sicuro e felice dove stare, lei preferisce starne fuori, divertendosi anche a stilare una lista di tutto ciò che vorrebbe fare pur di non far ritorno a casa dove sa che troverà la mamma ubriaca in compagnia di qualche “amichetto” e la nonna costretta a letto.

 

“Lei non odia la gente, odia solo le bugie: e il casino è che quasi sempre le due cose corrispondono.”

 

Ed è proprio una sera che Gioia, dopo essere scappata di casa durante un litigio dei genitori, incontra Lo, fuori da un bar chiuso, in un posto a lei sconosciuto, intento a giocare a freccette. Un incontro nel quale lei sente che c’è qualcosa di strano, dove prova qualcosa al quale non riesce ad associare nessuna parola.

 

“Il fatto è che certe cose le puoi dire solo a chi sai che le può capire. Che è anche il motivo per cui parliamo così poco, di quello che ci importa davvero.”

 

Un incontro che sarà il primo di una serie dove Gioia e Lo si scoprono, si respirano.

Ma un segreto incombe nel passato di Lo, un segreto che Gioia è costretta a scoprire, un segreto che le costerà tantissimo.

 

“Il punto sta sempre alla fine e non cambia poi tanto: ma le virgole stanno dentro, e cambiano tutto.”

 

Questo è un romanzo che ho amato, profondamente, con tutta me stessa.

Non è facile raccontare le sensazioni di un adolescente in perenne contrasto con i genitori, parlare di quell’amore che fa staccare i piedi da terra e volare. Galiano però ce la fa, con estrema semplicità, disegnando un personaggio puro, vero, come quello di Gioia. Un personaggio nel quale ognuno di noi può specchiarsi e riconoscersi.

 

“Per Gioia la maggior parte della bellezza del mondo se ne sta lì, nascosta lì, nelle cose inutili: nelle cose che cadono, nelle cose che tutti buttano via.”


OGGI LA MAMMA LEGGE "CAMILLA" DI MARCO SCALCIONE

mercoledì 7 luglio 2021


 

Mercoledì è il giorno della rubrica ed il libro che oggi vi consiglio è “Camilla” di Marco Scalcione, edito Fatatrac. Ringrazio l’autore (che è anche l'illustratore) per avermi contattato e proposto questa dolcissima lettura.

 


Camilla è una piccola coccinella che ha come migliore amico un fiore di Calendula. La loro è un’amicizia pura, fatta di chiacchiere e nottate trascorse insieme.


Un bel giorno però Camilla è costretta a salutare il suo amico; le fanno compagnia tristezza e malinconia.

Sul suo cammino incontrerà altri amici ma nessuno di loro sarà in grado di conquistare Camilla e riempire il vuoto lasciato dall’amico.



Riuscirà Camilla a incontrare di nuovo il suo amico? La risposta è nascosta fra le gocce di pioggia che scendono inesorabili nel corso di una notte tempestosa…

 

Un albo delicato, dolce, profondo, sul grande valore dell’amicizia, quella vera, quella capace di superare qualsiasi tempesta.


RECENSIONE "LA MERAVIGLIA DI UN GESTO GENTILE" DI JANE RILEY

lunedì 5 luglio 2021

 
“Dicono che le vecchie abitudini siano dure a morire, il che è vero, ma sono anche convinto che sia facile creare nuove abitudini quando abiti per conto tuo. Come parlare da solo. Disporre in ordine alfabetico il contenuto della dispensa. Riporre in un cassetto i calzini appollottolati in file coordinate per colore. Comprare porzioni singole di cibo da scaldare al microonde, quando dovresti cucinare perché ti piace moltissimo. E fantasticare: scrivere elenchi di cose che vorresti fare, immaginare una vita che non è la tua, il tutto stando comodamente sul tuo divano.”

 

Questo è l’incipit di un romanzo che vi resterà incollato sulla pelle e del quale difficilmente potrete dimenticarvi. Sto parlando di “La meraviglia di un gesto gentile” di Jane Riley, edito Garzanti che ringrazio per questa preziosa collaborazione.

 

Oliver è un “quasi quarantenne” impegnato nell’attività di famiglia di impresari di pompe funebri. Molto legato al suo lavoro Oliver è un uomo d’altri tempi, gentile ed altruista ma, ahimè, piuttosto sfortunato in amore. Gli incontri con le donne hanno sempre avuto un finale triste e doloroso. Per cercare di migliorare la sua vita ogni sera appunta le sue idee su un taccuino giallo con la speranza di avere il coraggio di trasformarle in realtà.

 

Nel passato di Oliver c’è un unico grande amore, Marie, alla quale però non ha mai avuto il coraggio di confessare la sua attrazione ed il suo affetto. Un amore vissuto nel silenzio, fra sguardi pieni di mille parole.

 

“Il cambiamento esige l’uscita della zona di comfort.”

 

È in un momento piuttosto doloroso della vita di Oliver che entra in scena Edie; sarà lei ad aiutarlo a tirarsi fuori da quel passato così pieno di dolore e a guardare la vita con il sorriso sulle labbra.

 

“Sorrisi perché sorridere migliora sempre l’umore, sia pure di poco.”

 

Perché la vita è fatta di scelte, che possono essere giuste o sbagliate, ma senza dubbio necessarie.

Nel corso della lettura sarà facile ritrovare un po' di noi: chi non ha mai avuto paura, si è sentito solo o ha provato dei sensi di colpa?

La lettura scorre via fino all’ultima pagina, quando, una volta chiuso il libro, verrete avvolti da un senso di profonda serenità.

Un esordio puro, delicato, che consiglio a chiunque abbia bisogno di un incentivo ad osare un po' di più.


"Sei capace di cercare ciò che desideri o prendi quel che trovi?"

 

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