Slider

RUBRICA 2MAMME4LIBRI GENERE "ROMANCE"

giovedì 29 ottobre 2020

 Viviamo nell’epoca del digitale, dove, con un telefono in mano è possibile fare praticamente tutto e dove, se il telefono per caso in assenza di segnale dovesse non prendere, veniamo gettati nel panico più o meno totale.

Io, per lavoro e anche per svago, sono spesso un tutt’uno con i miei due smartphone (esatto, non uno ma bensì 2!) ma sono anche in grado di ritagliarmi dei momenti nei quali il telefono viene messo in un’altra stanza e “dimenticato”.

 

Tutto questo preambolo, che per voi potrebbe sembrare apparentemente insignificante, per dirvi che il genere scelto per la rubrica 2mamme4libri di ottobre è quello del ROMANCE.

E quindi? Che c’entra la tecnologia con l’amore direte voi?

Beh, centra eccome, almeno per quanto riguarda le due letture che ho scelto e delle quali vi parlerò brevemente.

 

Si tratta di “Incontr@mi - Appuntamento in chat” di Lara Dei per il pubblico adulto e “Amori da panico 4G” di Serenella Quarello ed Enrico Pierpaoli, edito Hop! Edizioni.

 

Ho conosciuto Lara grazie ad un giveaway divertentissimo vinto sulla sua pagina dove il premio in palio era proprio il suo romanzo.

È stata una lettura divertente e molto leggera, una storia assolutamente al passo con i tempi.

Chiara e Leonardo si conoscono grazie ad una APP di incontri online, fondata dallo stesso Leonardo.

Chiara è un’insegnante di ginnastica, appena uscita da una storia piuttosto travagliata con un uomo sposato mentre Leonardo, sicuro che l’amore vero non esiste, trascorre il suo tempo saltellando da una ragazza all’altra.

Il destino (o meglio l’amica di Chiara) li farà incontrare e per entrambi sarà un incontro folgorante.

Fra scambi di messaggi e uscite molto bollenti i nostri protagonisti compiranno un viaggio interiore di crescita, offrendoci, a capitoli alterni, il punto di vista di entrambi.

Un libro che mi sento di consigliare perché viene raccontato il mondo degli incontri online così in voga al giorno d’oggi e purtroppo, anche la leggerezza con il quale alle volte si gestiscono queste tipologie di appuntamenti, dove ci si ferma all’apparenza per la mancanza di tempo e forse voglia nell’andare oltre al semplice rapporto sessuale. Per me è stata una coccola serale, dopo una giornata di lavoro leggere queste pagine mi ha fatto sorridere e mi ha ricordato quanto è bello l’amore, quello vero, fatto di sguardi ed abbracci… con il cellulare spento però.

 

Per il nostro pubblico più “piccolo” invece ho letto quella che potremmo definire la storia di “Romeo e Giulietta” ai tempi nostri.

Il nostro Romeo, figlio del salumiere più conosciuto di Verona e Sara, figlia del kebabbaro che ha aperto il negozio, povero lui, proprio davanti alla salumeria dei Montrucchi.

Un amore ostacolato dai genitori perché Sara, pakistana, viene vista come l’immigrata ruba lavoro.

Un amore condito dai versi di Shakespeare rappati da Sara e dai messaggi delle chat di Whatsapp.

Una chiave di lettura moderna della storia di Romeo e Giulietta, una lettura veloce e molto divertente, con spunti di riflessione notevoli, come ad esempio il razzismo.

Un'ottima lettura che consiglio a bambini a partire dai 9/10 anni.


RECENSIONE "LA FIGLIA FEMMINA" DI ANNA GIURICKOVIC DATO

mercoledì 21 ottobre 2020

 

Che la Fazi sia per me una certezza è un dato di fatto.

Dopo la lettura di questo capolavoro posso urlarlo a gran voce.

Un esordio potente, una storia che ti tiene incollata fino all’ultima pagina, una scrittura non certamente riconducibile ad un’esordiente.

 

“La figlia femmina” racconta una storia molto dolorosa, a tratti fastidiosa.

È narrata in prima persona da Silvia, mamma di Maria, la “figlia femmina” protagonista. È una storia che si snoda fra Marocco e Italia, e vede una Maria prima bambina poi adolescente.

 

“Le figlie femmine… in molti paesi se sono brutte è un vero problema”

 

Non serve addentrarsi molto nella lettura per capire quale sia stato il fattore scatenante, il punto di rottura che ha inevitabilmente cambiato la vita di Maria. Il padre, Giorgio, provava per lei un’attrazione innaturale, riservandole attenzioni ed atteggiamenti più che incestuosi.

 

Silvia, perdutamente innamorata del marito, non coglie il significato dei suoi comportamenti e soprattutto non da sufficiente importanza alle reazioni della figlia, che cerca in tutti i modi di sfogare la rabbia repressa rimanendo, però, totalmente inascoltata.

 

“In fondo anche ciò che è brutto può sembrarmi bello se è con occhi belli che lo guardo”

 

Sarà il definitivo trasferimento a Roma, dopo la morte di Giorgio, a mettere Silvia di fronte a tutto ciò che per anni aveva finto di non vedere.

L’incontro fra Antonio, il suo nuovo compagno, e la figlia Maria, descritto peraltro meravigliosamente, sarà cruciale: Silvia capirà finalmente il profondo disagio della figlia, una piccola tentatrice, attratta dagli uomini più grandi di lei e decisa a punire la madre per la sua assenza totale nel momento del bisogno.

 

“Sai, Maria, penso si possano teorizzare due tipi di felicità: una felicità momentanea, legata al soddisfacimento di bisogno e pulsioni, e una felicità infinita e smisurata, come condizione di esistenza perenne. Ecco, quest’ultima credo non esista. È qualcosa cui l’essere umano ambisce per natura, ma la consapevolezza che sia impossibile raggiungerla non comporta già di per sé uno stato cronico di infelicità?”

 

Un libro che parla di genitori e figli, di violenza, di debolezza; temi forti, ma trattati in maniera esemplare, da un’esordiente che tanto esordiente non sembra, e dalla sua penna, delicata e poetica.

REVIEW TOUR "DELITTO A PORTA VITTORIA" DI PIETRO BRAMBATI

sabato 17 ottobre 2020


Amanti del thriller, siete nel posto giusto!

Il blog “Una mamma Fra le pagine” oggi partecipa al Review tour del nuovo libro di Pietro Brambati “Delitto a Porta Vittoria”, edito Leone Editore.

 

Di Brambati ho avuto il piacere di leggere “Senza esclusione di colpi”, un paio di anni fa, e, come allora, con questa nuova uscita, ho ritrovato una scrittura semplice e veloce, ed una trama fin troppo realistica.

 

Ernesto, il nostro protagonista, è un uomo assolutamente normale: lavora in banca da molti anni e la sua famiglia, proprio grazie alla sua posizione lavorativa consolidata negli anni, conduce una vita serena e relativamente benestante.

Sarà proprio durante il quotidiano tragitto casa-lavoro in treno che ad Ernesto accadrà qualcosa che gli sconvolgerà la vita.

Per un pendolare, costretto a trascorrere molto tempo su treni o autobus per raggiungere il posto di lavoro, è facile incontrare persone nuove ogni giorno. Persone con le quali chiacchierare del più e del meno, magari dell’ultimo film visto la sera precedente alla tv, o della sconfitta della propria squadra del cuore.

Oppure è possibile incontrare persone con le quali ci si scambia solo degli sguardi, senza parlare. Ed è il caso di Ernesto e della donna sconosciuta.

Una donna descritta come la classica femme fatale che incanta gli uomini, una donna alla quale sembra impossibile resistere. Inizialmente soltanto guardandolo ed ammiccando, e successivamente lasciandogli un biglietto con le indicazioni per un loro possibile incontro, la sconosciuta catturerà l’attenzione di Ernesto, che, rapito dalla sua bellezza e dai suoi modi, capitolerà.


Comincia così la loro relazione clandestina, fatta di incontri e di sesso, null’altro.


"In fondo, che importanza aveva per lui scoprire chi fosse in realtà quella donna, se facendolo poteva in qualche modo pregiudicare il susseguirsi di quegli incontri?"


Una relazione dove è sempre lei a decidere quando e dove vedersi.

Fino all’ultimo appuntamento, quello dove, ad attendere Ernesto, c’è il cadavere della donna.

Come potete ben immaginare, Ernesto viene coinvolto nel turbine delle indagini, ed è, chiaramente, il sospettato numero uno, l’ultimo ad avere avuto rapporti con la vittima.

Nel corso delle indagini scopriremo la vera natura della sconosciuta, compresi tutti i retroscena del suo passato e le sue (non poche!) relazioni extra coniugali.

Un personaggio che, purtroppo, non ho apprezzato. Non sono riuscita in nessun modo ad entrare in sintonia con la sua vita, le sue scelte e le sue menzogne.

 

Brambati è riuscito ancora una volta a raccontare una realtà fatta di passioni, difficili da frenare, e di moltissime bugie. Che, come si sa, hanno le gambe corte.

Spero di avervi trasmesso un po' di curiosità, quella necessaria per correre in libreria a comprarlo!

Fatemi sapere cosa ne pensate.


Powered by Blogger.
Theme Designed By Hello Manhattan
|

Your copyright

Your own copyright