“Perché c’è
sempre un po’ di odio dentro ogni amore? forse non tutti lo sanno, ma esiste in
giapponese una parola che significa, contemporaneamente, amore e odio. Si dice
aizo. L’aizo è un’emozione strana: ci sono dentro tutti e due gli estremi dello
stesso sentimento.”
Facciamo un
passo indietro, esattamente dove lasciavamo Gioia e Lo in “Eppure cadiamo
felici” il precedente libro. Lo parte, lasciando Gioia piena di dubbi e domande
che questo gesto porta con sé.
“Coi
desideri bisogna starci attenti, perché poi potrebbero farti lo scherzo di
avverarsi. E finché non si è davvero felici non si ha mai abbastanza idea di
quanta paura faccia, la felicità.”
L’unica cosa
che Gioia insegue è la felicità e proprio non riesce a capire come mai ci siano
persone che scappano, che hanno paura di lasciarsi andare. Certo, la vita non è
semplice; si è costantemente costretti a decidere, lottare, cadere e rialzarsi.
Ma tutto questo fa parte del gioco, è utile a capire noi stessi e chi vogliamo
diventare.
“La paura è
il primo segno che dobbiamo combattere per quello che amiamo.”
Per Gioia la
felicità è l’ammissione alla scuola di fotografia di Venezia, dove la sua
passione per gli scatti può finalmente trovare spazio e diventare molto di più
che un semplice passatempo ed è per questo che tirerà fuori tutta la sua
determinazione ed il suo carattere.
“È che ci
sono cose che sono contro. Le fotografie, per dirne una: il tempo scorre, va e
niente e nessuno può fermarlo. Le fotografie vanno contro tutto questo. Le
fotografie fermano il tempo – magari non per sempre – ma per il tempo che
basta.”
Per Gioia la
felicità è riavvicinarsi a Lo, anche se inizialmente il suo atteggiamento
è quello di totale indifferenza. Lui l’ha ferita e lei non se lo è dimenticata,
così come non ha dimenticato tutti i momenti trascorsi insieme. Saranno proprio
quelli a fare da traino nel corso delle pagine, all’inseguimento di quell’amore,
puro e sincero, che tanto l’ha arricchita.
“Eppure cadiamo
felici” non è una semplice storia d’amore adolescenziale, è molto di più. È un
romanzo dove viene raccontato il faticoso equilibrio del rapporto
genitori-figli e di tutte le difficoltà che ogni giorno vengono affrontate; è il
racconto di quanto è bella ed importante l’amicizia, del valore profondo che
questo sentimento ha e di quanto cambi la vita il senso di appartenenza che
scatena; è la storia di un amore omosessuale, limpido, senza vergogna, perché
l’amore non ha colore ed è anche la storia di un professore con un passato che
torna a fare visita e che, forse, è il momento di affrontare.
400 pagine che
non dimenticherete.
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