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RECENSIONE "IL PREDICATORE" DI CAMILLA LACKBERG

lunedì 29 novembre 2021


IL PREDICATORE

Camilla Lackberg

462 pagine

Marsilio

Data uscita: 10 maggio 2018 (2° ed.)

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TRAMA

 

Da più di vent'anni una dolorosa faida lacera la famiglia Hult: Ephraim, il predicatore che infiammava le folle promettendo guarigione e salvezza, ha lasciato ai suoi discendenti un'eredità molto controversa. Il peso del sospetto continua a gravare su un ramo del clan, coinvolto suo malgrado nella sparizione di due ragazze risalente a molti anni prima. Una vicenda che nel delizioso paesino di Fjallbäcka, sulla costa occidentale della Svezia invasa dai turisti per la bella stagione, torna a essere sulla bocca di tutti dopo l'omicidio di una giovane donna, quando in una splendida gola naturale, sotto quel corpo martoriato, la polizia scopre anche i resti di due scheletri. La calda estate di Erica Falck e Patrik Hedström, che presto avranno un bambino, viene cosi sconvolta da un'indagine che, in un'angosciosa lotta contro il tempo, cerca di sviscerare i meccanismi della seduzione del potere, sfidando la malevolenza di una piccola comunità di provincia carica di segreti. In questo secondo episodio della serie di Erica Falck, Camilla Läckberg si conferma maestra nel tessere gli intrighi di una società chiusa, dove l'apparenza conta sopra ogni cosa e scoprire cosa accade realmente nella vita degli altri si rivela un'impresa alquanto complessa.

 

IL PENSIERO DI FRANCI

 

“La giornata cominciò in maniera promettente. Si svegliò presto, prima del resto della famiglia, e dopo essersi vestito il più silenziosamente possibile riuscì a sgattaiolare fuori senza farsi notare. Prese anche l’elmo da cavaliere e la spada di legno, che fece oscillare felice mentre percorreva di corsa i cento metri dalla casa all’imbocco di Kungsklyftan. Si bloccò per un attimo e guardò pieno d’ammirazione la spaccatura verticale nella roccia.”

 

Dopo “La principessa di ghiaccio” Camilla Lackberg ci delizia con “Il predicatore”, un thriller ad alta tensione.

 

Protagonista di questo nuovo romanzo, ambientato un anno e mezzo dopo il precedente, è la famiglia Hult, famosa per tutte le vicissitudini che ha attraversato, per i conflitti fra i componenti ed i segreti che ruotano attorno alla figura di Ephraim Hult, il predicatore.

 

Erica è prossima al parto mentre Patrik, supportato da Martin Molin, è alle prese con alcuni omicidi che scuotono la loro Fjallbacka.

 

Diciamo che i colpi di scena non mancheranno e ad ogni pagina che volterete crescerà la curiosità.

 

Camilla Lackberg ci offre un’altra storia adrenalinica e coinvolgente, un romanzo scorrevole e pieno di intrigo.

Io sono di parte, lo so, ma se non lo avete fatto recuperate i suoi romanzi e fatemi sapere cosa ne pensate!


OGGI LA MAMMA LEGGE "SLIME" DI DAVID WALLIAMS

mercoledì 24 novembre 2021


SLIME

David Waillams

320 pagine

Harper Collins

Data uscita: 11 novembre 2021

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TRAMA

 

Benvenuti sull'isola di Kakken... un'isola che ospita uno sconsiderato numero di adulti orripilanti il cui principale hobby è trattare male i più piccoli. Il preside, i venditori di giocattoli, persino i gelatai, sono tutti degli spregevoli individui capaci solo di prendersela con i bambini. E la più perfida è nientemeno che la proprietaria dell'isola, la temibile Ingrid Ingordy. Bisogna fare qualcosa per fermarli, ma come? Sarà Ned, un ragazzino coraggioso e molto intelligente, a trovare la soluzione. Perché a Kakken si nasconde uno dei più grandi misteri di tutti i tempi: SLIME. E quando Ned lo scoprirà, potrà utilizzarlo per vendicarsi finalmente di tutte le angherie e le malefatte degli adulti!

 

IL PENSIERO DI FRANCI

 

Essere adolescenti non è semplice: l’umore è variabile, ci si ribella facilmente ed i genitori passano in secondo piano.

Se poi si abita sull’Isola di Kakken dove tutti i 999 abitanti detestano i bambini ecco che le cose si complicano ulteriormente.

 

Ned ha 11 anni ed a causa delle gambe che già alla nascita non funzionavano a dovere, è solito sfrecciare per le strade con la sua sedia a rotelle arrugginita.

Ned ha una sorella maggiore, Jemima, con la quale passa la maggior parte del tempo, mentre i genitori sono al lavoro.

Scordatevi il rapporto idilliaco fratello e sorella… siete completamente fuori strada. Jemima è molto gelosa di Ned ed allo stesso tempo è una grande burlona; da tempo sta organizzando uno scherzo che ha come destinatario proprio il fratello.

 

Ned, però, è un bambino dalle mille risorse e la sua intelligenza gli permetterà di fare un incontro speciale: quello con Slime.

Un amico un po' appiccicoso ma molto simpatico, che si rivelerà fondamentale per dare una bella lezione a tutti gli adulti dell’isola, dal preside Sir Furio Furiosis, ai gemelli Edmund e Edmond Envydia, proprietari dell’unico negozio di giocattoli dell’isola, da Madame Brandina Bradippi, insegnante di pianoforte, alla zia Ingrid Ingordy, zia, appunto, di Ned e Jemima.

 

Ma non solo… grazie a Slime, Ned riscoprirà il rapporto con Jemima, e per quest’ultima sarà un’ottima occasione per rivalutare il suo comportamento nei confronti del fratello.

 

Un libro che si divora per la piacevolezza della storia, divertente e profonda allo stesso tempo.


RECENSIONE "I RICORDI NON FANNO RUMORE VOL. 1 LA PERFEZIONE DELLA MEMORIA" DI CARMEN LATERZA

lunedì 22 novembre 2021


I RICORDI NON FANNO RUMORE

Carmen Laterza

326 pagine

Libroza

Data uscita: 29 luglio 2020

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TRAMA

 

Bianca è una bambina allegra e vivace e vive con sua madre Giovanna in casa dei signori Colombo. La sua vita è fatta di cose semplici ma lo scoppio della Seconda Guerra mondiale travolge gli equilibri familiari e Bianca è costretta a lasciare Milano per andare in campagna dalla zia, dove pensa di poter cominciare una nuova vita.

Bianca scopre ben presto che la guerra è ovunque intorno a lei, fuori e ancora di più dentro casa, e l’unica possibilità di sopravvivere è rendersi autonoma, imparare a contare solo su sé stessa. Ma per riuscirci deve mettere in discussione le proprie convinzioni sui rapporti familiari, sulle regole sociali e sulla verità dei propri ricordi.

Perché i ricordi sembrano cimeli di un passato lontano ma quando riemergono, di fronte agli snodi cruciali della vita, si rivelano per quello che sono: compagni silenziosi e discreti del nostro cammino che determinano la rotta delle nostre scelte. E come una bussola interiore ci guidano così: senza fare rumore.

Sullo sfondo di un’Italia divisa tra due guerre, quella ufficiale degli eserciti e quella clandestina dei partigiani, Carmen Laterza mette in scena una straordinaria parabola di formazione e resilienza in cui, ancora una volta, il messaggio di rinascita e speranza è affidato a figure femminili profonde e indimenticabili.

 

IL PENSIERO DI FRANCI

 

Ricordare. Quello che siamo stati, quello che ci siamo lasciati alle spalle per scelta nostra o altrui.

“I ricordi non fanno rumore” è un inno al passato, quello di Giovanna e della figlia Bianca, costrette a lasciare Milano e la loro vita a casa dei Colombo, loro padroni, per trovare rifugio a casa della sorella, in campagna, lontane dai continui bombardamenti e dalla guerra. Ciò che le attende, però, sarà un confronto con il passato, pieno di dolore e di pregiudizi soprattutto per Giovanna, che riaffiora non appena il suo sguardo incrocia quello della sorella Augusta.

 

Essere donna, negli anni ‘40, significava dipendere dall’uomo, essere moglie e madre ma senza avere sogni nel cassetto da realizzare. Una lezione che Giovanna ha imparato sulla sua pelle, a caro prezzo.  Bianca, dal canto suo, e grazie all’aiuto di Elvira, sua insegnante di ricamo, ha capito che per farsi spazio nel mondo è necessario essere indipendente, autonoma.

 

«Senza amore la vita è triste. Non c’è nulla di più prezioso dell’amore. Ma non un amore qualunque, quello che la gente si inventa per sposarsi e vivere come tutti gli altri; io parlo dell’amore vero, profondo, nobile. Per quello bisogna battersi, Bianca, perché quando l’hai perso, niente potrà sostituirlo.»


Un romanzo intriso di dolore, paura e morte perché la guerra non guarda in faccia a nessuno e troppo spesso toglie affetti lasciandoti sola e con un vuoto incolmabile. Carmen ha regalato ai lettori una storia forte e a mio avviso necessaria, rendendo la lettura scorrevole grazie ad uno stile semplice ed efficace, con descrizioni molto reali di personaggi e luoghi.

Un romanzo che segna l’animo del lettore e che manca, nell’esatto momento in cui viene riposto in libreria.


OGGI LA MAMMA LEGGE "NERO CONIGLIO" DI PHILIPPA LEATHERS

mercoledì 17 novembre 2021


NERO CONIGLIO

Philippa Leathers

40 pagine

Lapis

Data uscita: 10 maggio 2018 (2° ed.)

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TRAMA

 

Coniglio ha un problema: alle sue spalle c'è un enorme e minaccioso coniglio nero. Coniglio cerca di seminarlo correndo più veloce che mai, ma inutilmente: Nero-Coniglio lo segue dappertutto, tra gli alberi, nel fiume... Finché Coniglio non decide di addentrarsi nella foresta fitta e buia. Sarà stata una buona idea entrare lì dentro? E se non fosse Nero-Coniglio il vero cattivo? Quando qualcuno o qualcosa ti fa paura è bello avere un amico alle tue spalle pronto ad aiutarti.

 

IL PENSIERO DI FRANCI

 

Vi siete mai fermati  a riflettere su quanto spesso siamo noi stessi ad impaurirci?

Vi siete mai ascoltati davvero? Avete cercato di conoscervi e di capirvi?

 

“Nero Coniglio” è un libro che conduce su una strada personale, introspettiva; un libro, che attraverso le immagini, racconta di quello che abbiamo dentro, di quelle che sono le nostre debolezze senza mai tralasciare l’importanza dell’amarsi.

 

Nero Coniglio scappa nella foresta, ma non è solo, c’è qualcuno che lo segue e che non ha nessuna intenzione di lasciarselo scappare. Quel qualcuno è la sua ombra. E lui ha paura, una tremenda paura.

 

La foresta è buia e a Coniglio sembra di vedere un lupo… accidenti, non gli resta che correre e cercare di uscire alla luce del sole. Ed è così che cade, una caduta che si rivelerà decisiva.

 

Grazie al sole ed ai suoi raggi Coniglio si accorgerà che quell’ombra così temuta all’interno della foresta sarà il suo scudo difensivo all’esterno, una presenza fondamentale contro quel lupo tanto temuto.

 

Possiamo scappare, cercare di nasconderci da ciò che siamo. Ma siamo sempre noi. Con i nostri difetti e le nostre paure.

Fiducia, rispetto e tanta comprensione sono un’ottima base di partenza per l’inizio di una storia d’amore.

Quella con noi stessi.


RECENSIONE "LA BANDA DEGLI INVISIBILI E LA RECITA MALEDETTA" DI ELISA BERTINI E FRANCO FORTE

lunedì 15 novembre 2021


LA BANDA DEGLI INVISIBILI E LA RECITA MALEDETTA

Elisa Bertini - Franco Forte

Claudia Petrazzi

235 pagine

Mondadori        

Data uscita: 08 giugno 2021

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TRAMA

 

Se a scuola sei così sfigato che non ti nota nessuno, diventi praticamente invisibile.

Ma per gli aspiranti investigatori Edoardo, Matteo, Lucia e Matilde non c'è un'arma migliore dell'invisibilità– e delle loro nerdissime capacità! – per indagare sull'omicidio della signorina Lolli: la prof di teatro che per la recita scolastica aveva riesumato un vecchio testo andato in scena una sola volta, sessant'anni prima, e da allora considerato maledetto...

 

IL PENSIERO DI FRANCI

 

Provate ad immaginare un gruppetto di ragazzini a scuola, di quelli che non vengono tanto considerati, piuttosto estraniati dagli altri compagni.

Loro sono Edoardo, Matteo, Lucia e Matilde e sono i componenti de “La banda degli invisibili”.

Il loro sogno ha un unico comune denominatore: diventare investigatori.

 

E si troveranno davvero a dover indagare sulla morte della loro professoressa di teatro, colpevole (forse) di aver riportato alla luce il copione di una vecchia recita, considerata da oltre sessant’anni maledetta.

 

Ne capiteranno davvero di tutti i colori e vi troverete con il fiato sospeso più volte. Perché non si tratta solo di un giallo per ragazzi, è una lettura che affascina e allieta anche i più grandi.

 

A me ha ricordato tantissimo gli anni della mia gioventù, trascorsi a leggere “I piccoli brividi”, che divoravo in un giorno solo nel cortile dei miei nonni, nella casa al mare. Da amante del genere, già da ragazzina, ne leggevo davvero moltissimi.

 

Ringrazio Elisa per avermi omaggiato della copia, e soprattutto le faccio i miei complimenti perché è riuscita, all’interno di questa storia dai tratti polizieschi, a trattare il tema dell’obesità in maniera delicata, semplice, alla portata di tutti, strappando spesso anche un sorriso. E non è da tutti.


RECENSIONE "ATTI DI SOTTOMISSIONE" DI MEGAN NOLAN

sabato 13 novembre 2021


ATTI DI SOTTOMISSIONE

Megan Nolan

288 pagine

NN Editore

Data uscita: 30 settembre 2021

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TRAMA

 

Quando lei, giovane e travolta dalla Dublino notturna, incontra lui, Ciaran, bello e risoluto, succede qualcosa di semplice e straordinario: l'attrazione rompe gli argini, si mescola alle fragilità e alle paure, diventa il significato stesso del vivere. Nasce così una relazione che per la protagonista è un alternarsi di estasi e sofferenza, di gelosia sfrenata unita a un piacere così intenso e bruciante da creare dipendenza: lei vuole annullarsi nel corpo di lui, dissolversi nei desideri fino a non lasciare più spazio alla propria identità. Mentre Ciaran, uomo emotivamente incapace e ferito, non trattiene i propri atteggiamenti malsani e crudeli. Fino all'epilogo, distruttivo e liberatorio, che apre la strada a una fuga e una rinascita. Megan Nolan racconta una storia di anti-amore, interrogandosi su cosa significa vivere in funzione del desiderio altrui, della volontà di essere amate a tutti i costi, rinunciando a ogni filtro che non sia lo sguardo dell'altro. Attraverso un serrato monologo interiore, sincero come il cristallo, Atti di sottomissione parla della seduzione del nulla, che può piegare il senso stesso dell'amore rovesciando certezze, moralismi, rivendicazioni e cliché, in un'estenuante battaglia interiore per la conquista delle proprie emozioni.

 

IL PENSIERO DI FRANCI

 

“La prima volta che l’ho visto, mi ha fatto una gran pena. Mi guardavo in giro alla ricerca di qualcosa da bere, avevo sete, ed è lì che è cominciato tutto. Era in piedi nella galleria d’arte vicino a una scultura, un oggetto grottesco. Rosa e simile a una specie di mutazione di orecchio umano. Era assorto in una conversazione e nel parlare indicava la scultura con veemenza. Mi sono resa conto che non era la prima volta che lo vedevo.”

 

Ciaran è bello, biondo e con gli occhi verdi. Il solo guardarlo regala un grande senso di tranquillità.

 

“Si può amare qualcuno senza conoscerlo, o conoscendolo solo di vista?”

 

La protagonista, che resterà fino alla fine del romanzo senza nome, non può che innamorarsi di lui. È una ragazza fragile, che spesso sceglie di stare sola per scappare dalle abitudini che la circondano, cercando rifugio nell’alcool e nella droga. Una donna che sembra ancora una ragazzina.

 

“Raccontavo alle persone che amavo vivere da sola, e loro mi credevano vedendomi così felice”

 

Una donna che utilizza il corpo solo per provare piacere e per giocare, che considera lo stupro un atto sessuale, non necessariamente una violenza, ma sicuramente un atto che viene perpetrato dall’uomo ai danni di un donna.

 

“Il mio corpo non era glorioso, né miracoloso né vivo, era solo un oggetto da usare.”

 

La loro è una relazione malsana, non è la storia d’amore che la protagonista ha sempre immaginato di vivere. Un amore che non viene corrisposto come desiderato e che condurrà la protagonista alla consapevolezza di essere una persona in grado di trasformare la sua fragilità in una grande forza.


"Atti di sottomissione" è stata una lettura che ho dovuto interrompere per qualche settimana perché in un certo senso mi stava destabilizzando. Non è stata una lettura facile né scorrevole. Mi sono soffermata molto su alcune pagine, ho avuto bisogno di tempo. E' un libro che mi ha fatto male e proprio per questo mi è piaciuto. Perché è riuscito a regalarmi interessantissimi spunti di riflessione sulla figura femminile, piena di vita, di desiderio, di volontà e di amore.

OGGI LA MAMMA LEGGE "VENGO DA ALTROVE" DI ISABELLA CHRISTINA FELLINE E LAURA BORTIGNON

mercoledì 10 novembre 2021


VENGO DA ALTROVE

Isabella Christina Felline

Laura Bortignon

36 pagine

Il Leone Verde #giftedby

Data uscita: 06 ottobre 2021

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TRAMA

 

Frutto di racconti diretti di genitori adottivi e figli adottati, questo albo illustrato tratta il tema dell'adozione in forma di poesia narrativa, con illustrazioni capaci di evocare i profumi e gli oggetti che fanno famiglia. Altrove è il luogo da dove tutti veniamo e a cui tutti guardiamo per ritrovarci. Un albo a più voci, che parla di luoghi lontani, ricordi sbiaditi e nuove famiglie trovate. "...C'ero da sempre ma tu hai occhi nuovi: inciampi e incontri l'incanto di me e sono famiglia già dentro di te".

 

IL PENSIERO DI FRANCI

 

“Io sono nato che avevo quasi sei mesi nel paese del mondo dei Quasi, in viso nessuno qui mi assomiglia ma questo non serve se sei famiglia”

 

Questa è la frase che più mi ha colpito dell’albo “Vengo da altrove” scritto da Isabella Christina Felline ed impreziosito dalle illustrazioni di Laura Bortignon, edito Il Leone Verde che ringrazio per avermi proposto questa lettura.

 

Essere famiglia non significa solo assomigliarsi, avere lo stesso sangue o essere cresciuti dentro la stessa pancia.

Famiglia è una casa che odora di cipolle, latte o candeggina, piena di libri, panni da sistemare e di gatti che fanno le fusa. Famiglia è quell’abbraccio che consola dopo avere pianto, quegli occhi che ti guardano amorevolmente e quelle mani che ti stringono forte per non farti cadere o per farti rialzare dopo essere scivolato.

 

Un albo che tratta molto delicatamente il tema dell’adozione accompagnato da immagini profondissime.

Non importa da dove si viene, famiglia è esattamente il posto dove cuore e amore vivono. Praticamente casa.

RECENSIONE "LE NOVE VITE DI ROSE NAPOLITANO" DI DONNA FREITAS

lunedì 8 novembre 2021

 

LE NOVE VITE DI ROSE NAPOLITANO

Donna Freitas

348 pagine

Rizzoli #giftedby

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TRAMA


Scena numero uno. Tra Rose e Luke il litigio scoppia in camera da letto, davanti a un flacone di vitamine prenatali. Lei aveva promesso di prenderle, e non l'ha fatto; lui aveva sempre pensato di non volere figli, e ha cambiato idea. La decisione di non essere genitori sosteneva, come un pilastro portante, tutta la loro vita insieme. E ora il matrimonio è bloccato, in arresto davanti a una semplice domanda: sarà capace Rose, brillante docente di sociologia, innamorata del suo lavoro, di ripensare se stessa? Scena numero due. Stesso litigio, stesso flacone pieno di vitamine. Ma stavolta Rose prova a mettere in discussione la sua idea di futuro, apre a un ripensamento. Forse, in fin dei conti, potrebbe reimmaginarsi come madre? Desiderare una vita diversa da quella che ha sempre sognato e pianificato? Questo esercizio di fantasia qui succede nove volte. E quelle che incontriamo sono nove vite diverse. E nove affascinanti ipotesi di donna. Tutte possibili, ognuna il frutto di una scelta diversa. Romanzo commovente e provocante sulle tante facce che può prendere l'amore, Le nove vite di Rose Napolitano è anche un atto di coraggio che esplora, con onestà disarmante, i misteri della maternità, del tradimento e della rinascita. È un viaggio intelligente e pieno di emozione alla scoperta di cosa significhi aprirsi, con rabbia o con fiducia, al cambiamento. E stare a vedere l'effetto che fa.

 

IL PENSIERO DI FRANCI

 

Rose e Luke si incontrano su un set fotografico. Lei è impacciata, non ama farsi fotografare. Ma lui la convince. E si innamorano.

Una storia d’amore suggellata, però, da una sola promessa: quella di non avere figli.

Per Rose la cosa più importante è il lavoro, fare carriera, sentirsi realizzata; non si sente dotata di quello che viene chiamato “istinto materno”.

Per Luke il mondo della fotografia è tutto, ma, spinto dai genitori che sognano di diventare nonni e dagli amici che piano piano mettono su famiglia, comincia a cullare l’idea. Perché non parlarne con Rose e provarci?

 

Da quell’esatto momento per Rose si aprono nove tipi di vita differenti. Vite nelle quali diventa madre, altre dove non lo diventa affatto, vite dove affronta tradimenti, la fine di un matrimonio, la ripresa, la caduta.

Ma cosa vuole veramente Rose dalla vita? È sicura di saperlo? È sicura delle sue scelte? Se decidesse di cambiare idea, sarebbe veramente felice?

 

Il tema della maternità, è spesso piuttosto complesso da sviscerare. In questo libro l’autrice lo tratta in maniera delicata ma allo stesso tempo profonda, creando un personaggio, quello di Rose, che dietro a comportamenti apparentemente forti nasconde una personalità molto fragile e insicura, frutto, in gran parte, del complicato rapporto con la madre.

 

“Le nove vite di Rose Napolitano” è un romanzo che scorre inesorabile, che entra sottopelle, che lacera. Uno di quei romanzi che lascia l’amaro in bocca.

Ma che, allo stesso tempo, è in grado di stregare il lettore.



RECENSIONE "NON DIMENTICARLO MAI" DI FEDERICA BOSCO

venerdì 5 novembre 2021

 


NON DIMENTICARLO MAI

Federica Bosco

336 pagine

Garzanti

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TRAMA

 

La mattina del suo quarantanovesimo compleanno Giulia è seduta sullo sgabello della cucina a bere un caffè e, mentre contempla la nebbia dell'inverno milanese, viene travolta da un attacco di panico in piena regola. Lei, giornalista di costume in una rivista di grido, con una vita scandita da mille impegni, avverte all'improvviso la consapevolezza che la sua esistenza così com'è sembra non avere più alcun senso. Un compagno da quattro anni, Massimo, anch'egli giornalista con una forte propensione all'indipendenza, una madre giocatrice incallita dalla personalità crudele e affascinante da cui ha imparato a guardarsi le spalle, qualche amica con cui condividere sfilate e pettegolezzi, un fratellastro amatissimo, un padre artista e sognatore, e questo è tutto. Ciò che la sconvolge, però, è l'impellente desiderio di maternità mai provato prima, giunto molto oltre i tempi supplementari, che adesso le sembra l'unica ragione di vita. Le reazioni delle persone vicino a lei non sono incoraggianti e, accompagnata da un coro di «ma tu non ne hai mai voluti», Giulia si accinge non senza difficoltà a convincere il compagno a imbarcarsi nel complicato mondo delle cure per la fertilità, ispirata da un'idea di famiglia in cui crede ancora nonostante la sua infanzia passata a giocare a Barbie sotto i tavoli verdi. Massimo però si rivela un partner imprevedibile, che la porta un giorno in un paradiso di mille premure e quello dopo nell'inferno dell'indifferenza, facendola sentire ancora più sola. Così Giulia, quasi senza alleati, decide di abbandonare per sempre la sua zona di confort e di spiccare un salto nel vuoto.

 

IL PENSIERO DI FRANCI

 

“Si dice che quando stai per morire ti passi tutta la vita davanti e che, in un millesimo di secondo, ogni singolo frame importante ti appaia come sullo schermo di un cinema: le facce di tutti quelli che hai amato, le cose che hai fatto, ogni momento felice e degno di nota che hai vissuto. Tutto si sussegue in rapida successione come nel trailer di un film.”

 

Giulia, alla soglia dei 50 anni, si rende conto di volere, improvvisamente a tutti i costi, quel qualcosa per il quale fino a quel momento ha detto sempre no:  un figlio.

Un figlio che le sembra l’unica vera ragione per sentirsi viva, realizzata ed appagata nonostante le molteplici soddisfazioni lavorative.

 

“Come una signora di mezza età che realizza di aver perso il treno più importante della sua vita. E quel treno cominciò a sembrarmi l’unica ragione della mia.”

 

Giulia è fidanzata con Massimo con il quale però non vive insieme perché entrambi amano la propria indipendenza. Un rapporto che però comincia a starle stretto; sente di non avere più tempo, di essere “scaduta”.

 

“Mi sentivo intontita come appena svegliata da un’anestesia totale. Un’anestesia durata quarantanove anni.”

 

Non appoggiata dalla madre, una donna egoista e dipendente dal gioco, né dalle amiche di sempre, Giulia si ritrova sola con la sua decisione. Pronta a tutto.

 

Avere un figlio non è così semplice come si possa pensare. Per alcune coppie, il concepimento, diventa un atto quasi meccanico. La misurazione della temperatura basale, i rapporti mirati in concomitanza dell’ovulazione… “fare l’amore” diventa un appuntamento da segnare in agenda.

 

“Com’è ironica la vita, passiamo anni a lamentarci delle mestruazioni, non le sopportiamo da ragazzine, da adolescenti diventiamo matte per un ritardo e, finalmente, quando non le vorremmo più, eccole puntuali.”

 

Per Giulia si aprirà una strada tutt’altro che semplice. Si troverà a fare i conti Massimo, un uomo capriccioso , incapace di affrontare una discussione, una malattia inaspettata in famiglia, insomma dovrà destreggiarsi in una vita che sembra le si sia accanita contro ai 100km/h.

 

“Non dimenticarlo mai” è un romanzo che spacca il cuore, che ti fa versare litri di lacrime ma che regala una forza esplosiva. Si parla di affetti veri, sinceri, di quanto sia importante eliminare ciò che è tossico dalla nostra vita, di non smettere mai di credere in sé stessi e di non vergognarsi mai di chiedere aiuto.

Federica ha raccontato la storia di una donna, Giulia, che per anni si è annullata per essere esattamente come volevano gli altri. Una donna fragile, una donna che subisce violenze psicologiche che giustifica incolpando sé stessa, una donna che non si è mai sentita abbastanza, ma che di fronte alle tante sconfitte subite ha scelto di riprendere in mano la sua vita e di rinascere. Perché si sa, toccare il fondo, spesso, ci permette di spingerci ancora più forte verso la superficie. Per tornare a respirare la vita a pieni polmoni.

 

“Nel momento in cui scrivo queste parole sto ancora raccogliendo i pezzi. Alcuni non so dove siano, alcuni li trovo per caso e alcuni non so davvero dove metterli, ma li tengo da parte per collocarli al posto giusto nel momento giusto. E, prima o poi, sono certa che vedrò anch’io tutto il disegno.”

OGGI LA MAMMA LEGGE "PATATA SVOGLIATA" DI JORY JOHN E PETE OSWALD

giovedì 4 novembre 2021

PATATA SVOGLIATA

Jory John e Pete Oswald

40 pagine

Harper Collins

Data uscita: 14 ottobre 2021

 

Oggi, in ritardo di un giorno rispetto al nostro appuntamento del mercoledì, ma comunque presente, vi parlo di un albo molto interessante ed istruttivo. Si tratta di “Patata svogliata” di Jory John e Pete Oswald, edito Harper Collins che ringrazio per questa collaborazione. Se siete interessati all'acquisto Cliccate Qui, così da sostenere il mio lavoro 

 

Vi svelo subito un segreto, un dettaglio intimo del mio privato: la scelta di questo albo non è stata casuale, dovete sapere che il mio compagno, Andrea, mi chiama “Pata” (diminutivo di Patata) ed ecco perché non potevo lasciarmi scappare questa storia di una mia omonima :-)

 

“Patata svogliata” è un albo che fa riflettere. È una lettura in grado di analizzare alcuni comportamenti e alcune situazioni del quotidiano, in maniera divertente. E per un bambino, questa, è la via migliore.

 

Si parla di tecnologia, di artificialità, di schermi, di mancanza di contatto umano, di un controllo totale della propria vita direttamente dal divano, pasti compresi. Patata vive una realtà ovattata, dentro le quattro mura di casa sua. Poi, a causa di un guasto elettrico, Patata è costretta ad uscire. E si accorge che fuori c’è un mondo meraviglioso, fatto di amici, di fisicità e contatto, di una natura da scoprire e amare e tanti giochi da fare, all’aria aperta e lontani da casa.

 

Leggere è riflettere, leggere è esternare le proprie emozioni. I bambini guardando le immagini vengono trasportati dentro alle pagine e saranno in grado di riconoscersi, immedesimandosi nei protagonisti dei racconti.

 

Un albo che spiega quanto a volte sia necessario (e salutare) cambiare le proprie abitudini, lasciare andare quelle che sembrano “buone” ma che non sono altro che routine malsane, che nascondono ai nostri occhi tutta la bellezza di quello che ci circonda.

 

Insegniamo ai nostri bambini a godersi il momento ed a ricercare il contatto umano, pelle contro pelle, lontano da schermi pc e telefonini.



RECENSIONE "L'ANNUSATRICE DI LIBRI" DI DESY ICARDI

martedì 2 novembre 2021


L’ANNUSATRICE DI LIBRI

Desy Icardi

407 pagine

Fazi Editore

Data uscita: 28 febbraio 2019

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TRAMA

 

Torino, 1957. Adelina ha quattordici anni e vive con la zia Amalia, una ricca vedova, parsimoniosa fino all'eccesso, che le dedica distratte attenzioni. Tra i banchi di scuola, la ragazza viene trattata come lo zimbello della classe: alla sua età, infatti, non è in grado di ricordare le lezioni e ha difficoltà a leggere. Il reverendo Kelley, suo severo professore, decide allora di affiancarle nello studio la brillante compagna Luisella. Se Adelina comincerà ad andare meglio a scuola, però, non sarà merito dell'aiuto dell'amica ma di un dono straordinario di cui sembra essere dotata: la capacità di leggere con l'olfatto. Questo talento, che la ragazza sperimenta tra le pagine di polverosi volumi di biblioteca, rappresenta tuttavia anche una minaccia: il padre di Luisella, un affascinante notaio implicato in traffici non sempre chiari, tenterà di servirsi di lei per decifrare il celebre manoscritto Voynich, "il codice più misterioso al mondo", scritto in una lingua incomprensibile e mai decifrato. Se l'avidità del notaio rischierà di mettere a repentaglio la vita di Adelina, l'esperienza vissuta le lascerà il piacere insaziabile per i libri e la lettura. In un appassionante gioco di rimandi letterari, il romanzo di Desy Icardi racconta dell'amore per i libri attraverso la storia di una lettrice speciale. Intrecciando le vicende della zia Amalia, tra modisterie e palchi del varietà negli anni Trenta, a quelle di Adelina, che arriveranno a sfiorare il mondo dei segreti alchemici, «L'annusatrice di libri» ci consegna una commedia avvincente e paradigmatica sul valore dei libri sviluppata con briosa ironia e grande garbo.

 

IL PENSIERO DI FRANCI

 

“Tutte le brave scolare si somigliano, ogni scolara somara è somara a modo suo». Una lieve risatina proruppe dal primo banco, subito seguita da una risata più grossolana. «Signorine!», le zittì il reverendo Kelley aggrottando le ispide sopracciglia grigie, mentre la povera Adelina se ne stava impalata accanto alla cattedra con lo sguardo rivolto al pavimento e le sottili trecce di un color biondo spento che, come il suo umore, pendevano verso il basso.”

 

Adelina, giovane adolescente, si prepara ad affrontare il suo primo, grande cambiamento: il trasferimento a Torino, a casa della zia. Un nuovo inizio per lei, abituata alla campagna, che si ritrova in una nuova scuola e con delle nuove compagne con le quale intessere rapporti. Ma non solo: scoprirà anche di avere una dote eccezionale: la capacità di leggere i libri non con gli occhi ma attraverso il naso, grazie ai profumi ed alle sensazioni che scaturiscono dalle parole impresse sulla carta. Questo farà di lei “l’annusatrice”, un ruolo che deve necessariamente essere protetto, perché qualcuno potrebbe voler guadagnare sulla sua capacità…

 

Desy Icardi ha di nuovo fatto breccia nel mio cuore. Dopo aver letto “La ragazza con la macchina da scrivere” posso confermare di aver ritrovato le stesse, piacevoli sensazioni donate dalla sua scrittura, così fluida e scorrevole e dal suo ritmo regolare. Una storia che parla di libri, del loro valore e della loro importanza; una storia costruita con protagonisti che con i libri hanno un legame unico, ciascuno per la propria personalità. Se amate i libri e non riuscite a farne a meno questo è il libro che fa per voi.

 

“Adelina promise e si diresse verso casa, domandandosi se una vita senza libri avesse davvero motivo di essere vissuta.”

 

Ed io sono d'accordo con il pensiero di Adelina: che vita sarebbe senza libri? 

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