IL MISTERO
DELLE OSSA DI DANTE
Roberto Balzani
208 pagine
Minerva
Edizioni
Data uscita: 23
marzo 2021 (2° ed.)
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TRAMA
Il 27 maggio
1865, a pochi giorni dalle feste fiorentine per il sesto centenario della
nascita di Dante, in occasione della risistemazione dell'area intorno alla tomba,
Ravenna è teatro di una scoperta incredibile: una cassetta di legno, risalente
al Seicento e contenente le ossa dell'Altissimo Poeta, è recuperata all'interno
di un vecchio muro, poco distante dal sepolcro. I resti vengono solennemente
esposti per pochi giorni meno di un mese dopo, nel corso di una cerimonia
fastosa, dentro un'urna di cristallo, composti a formare lo scheletro dell'uomo
più importante nella storia d'Italia. Otto anni più tardi, un archivista
propone al Sindaco, che è ancora quello in carica nel 1865, di recuperare i
documenti d'archivio relativi alla meravigliosa scoperta; e si accorge che
qualcosa non quadra. Perché le ossa erano venute alla luce proprio in quel
momento? Perché il primo cittadino si era comportato come un mago, facendole
apparire e poi scomparire, al cospetto dell'intera cittadinanza? Che cosa aveva
avuto in mente davvero? Passa altro tempo e, nel 1890, in occasione del
giubileo del ritrovamento dei resti di Dante, un altro personaggio, un
intellettuale rabdomante, indica ai ravennati e al Paese come le ossa fossero
state trafugate la prima volta, probabilmente nel Rinascimento. Ancora un
evento sorprendente che precede di nuovo una grande festa cittadina, quasi
identica a quella originale di venticinque anni prima. L'archivista, che non ha
smesso di cercare il senso di queste rivelazioni a orologeria, continua la sua
ricerca. Qual è il vero mistero delle ossa di Dante? Che cosa lega personaggi e
ambienti molto diversi fra loro, ma tutti intenti a scavare in un passato intessuto
di oblio e di memoria, di racconti e di menzogna? Intorno ai resti umani più
preziosi d'Italia, si dipana una lotta simbolica in realtà tutta contemporanea,
che accompagna archivista e lettore fino alla conclusione di una lunga indagine
personale.
IL
PENSIERO DI FRANCI
“Faceva
caldo. Dalla finestra aperta, neppure un refolo di vento. Era rientrato da poco
in Prefettura, dopo aver attraversato piazza del Popolo, deserta e assolata. La
solitudine gli si confaceva.”
Michele, archivista
della biblioteca di Ravenna, appassionato di storia, decide di analizzare tutta
la documentazione relativa agli episodi accaduti nel 1865, quando la città si preparava
alla celebrazione del sesto centenario della nascita di Dante Alighieri, il
Sommo Poeta.
Proprio in quei
giorni venne ritrovata una cassetta contenente le sue. Caso? Coincidenza?
Il sindaco dell’epoca,
Gioacchino Rasponi, predispose tutti gli accertamenti del caso ma tutto ciò che
si svolse successivamente apparse alquanto “frettoloso”, dalla cerimonia al
rogito per l’autenticità del ritrovamento.
25 anni dopo,
nel 1890, venne indetto un giubileo per festeggiare l’anniversario del
ritrovamento e Michele si ritrovò di nuovo ad analizzare fatti e personaggi, con
i solo segreti e le loro ombre.
Il romanzo di
Balzani è una fotografia, quanto mai attuale, di quanta rivalità e di quanti
calcoli ci siano all’interno della politica, di quanti sotterfugi la popolino.
Personaggi alla
ricerca di gloria mascherati da eroi nazionali, uniti per un bene comune (il
proprio).
Una lettura che
mi ha appassionata e coinvolta, soprattutto per i tantissimi riferimenti alla
mia città, Ravenna, nella quale mi sono ritrovata a passeggiare attraverso le
parole dell’autore.
“Le ossa di
Dante erano davvero magiche, ma non perché fossero scomparse e riapparse,
assecondando le mosse di un imperscrutabile gioco di prestigio. La magia di
quei resti consisteva piuttosto nei sogni che era stata capace di alimentare
nel tempo: sogni di successo personale, sogni di gloria politica, sogni di
rigenerazione universale.”
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