“27 Dicembre ora locale 10:20. Il
volo 962 della Qatar Airlines perse il contatto. La notizia occupò gli spazi di
tutte le emittenti televisive. Si trattava di un volo diretto in Indonesia,
partito dall’aeroporto di Hamad. 318 passeggeri a bordo. Di alcuni restarono le
voci spezzate delle chiamate disperate ai propri cari, testimonianze degli
ultimi attimi di terrore. L’aereo si inabissò nell’Oceano Indiano e non venne
mai trovato.”
Un incipit che toglie
il respiro. Ed il respiro verrà meno molte altre volte nel corso della lettura
di “Isolati” di Iris Bonetti, che ringrazio per avermi contattata e proposto il
suo romanzo.
I sei
protagonisti, sopravvissuti all’incidente aereo, sono molto diversi fra loro. Non
solo per età, ma anche e soprattutto per estrazione sociale ed ambizioni
personali. Ryan Walsh, ghost writer alla ricerca della fama che merita, Avril
Flores, aspirante attrice, Maurice Duris, medico affermato ancora sconvolto
dalla morte del figlio, Ramon Perez, venticinquenne che ama vivere fra le
quattro mura della sua camera, possibilmente lontano da altri esseri umani ma
sempre in compagnia dei suoi videogiochi, Javier Hernandez, di professione narcotrafficante
e Matt Horly, poliziotto sospeso dall’attività per ricatto.
Sei personaggi
costretti a sopravvivere su un’isola (deserta?), costretti a procurarsi cibo,
acqua e ad affrontare le situazioni più inimmaginabili, con l’unico obiettivo
di vedere arrivare i soccorsi e di essere riportati a casa, sani e salvi.
“Il cuore guida
le nostre azioni sempre più saggiamente della testa.”
Un romanzo ben
costruito seppure in alcuni punti mi sia sembrato un tantino surreale. Una lettura
a tratti molto cruda ma estremamente realistica.; alcune scene sono descritte talmente
bene che sembra di viverle in prima persona così come è tangibile l’angoscia
che in alcuni punti coglie il lettore. Ho apprezzato molto la creazione del
personaggio femminile, Avril. Una guerriera, instancabile, senza paura. Una donna
che, in una situazione tremenda come quella che si trova ad affrontare, e non
sempre difesa e protetta dai suoi compagni di avventura, non si perde d’animo e
riesce anche a godersi qualche momento spensierato di dolcezza.
Ognuno di
questi sei personaggi non sarà lo stesso alla fine della lettura, segno che è
stato fatto un ottimo lavoro di analisi e di formazione da parte della Bonetti.
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