“Centoundici gradini. Ogni volta che uno dei due tornava a casa con la spesa si ritrovava a imprecare contro quelle undici rampe senza ascensore, benché fossero il motivo principale per cui si erano potuti permettere una casa di settantadue metri quadri con terrazzo a Roma, in un quartiere ragionevolmente centrale, dalle parti di Porta Portese. Avendo entrambi lavori precari e provenendo da famiglie non particolarmente agiate, Tommaso e Alice avevano scommesso che per i venticinque anni sanciti dal mutuo cointestato avrebbero sopportato di buon grado quell’esercizio di cardiofitness quotidiano: tutta salute, si erano detti, ottimisti, siglando il patto.”
È possibile,
dopo 15 anni di amore, passione, sacrifici, gioie e dolori, lasciarsi in
maniera “dolce”, continuando a volersi bene?
Valentina Gaia
e Stefano Sardo in “Una relazione”, edito Harper Collins, parlano di una storia
che può considerarsi comune, un amore sbocciato, vissuto e arrivato al
capolinea.
Lo fanno
alternando i POV di Tommaso e Alice, due voci che non sempre sembrano parlare
la stessa lingua. Tommaso, un uomo che spesso si sente inadeguato, incapace di
amare, imperfetto e Alice, una donna che si trova a convivere con aspettative
troppo spesso disattese dall’essere incostante di Tommaso, che molte volte
cerca di smorzare, spegnere la vera Alice, facendola sentire in colpa per ciò
che è. Aspettative nate con il passare del tempo, totalmente inesistenti,
invece, all’inizio della loro relazione.
“Non mi
importava delle aspettative, semplicemente perché non ne avevo: ero lì con lui,
all’avventura, e tanto mi bastava. La nostra vita era così: lui indicava la
rotta e io guidavo.”
Una scelta,
quella di lasciarsi, che fa male ad entrambi. Tristezza e malinconia fanno sembrare
questa scelta un obbligo, una costrizione, dettata da chissà quale oscuro
meccanismo.
Non è semplice
ritrovarsi single dopo così tanti anni trascorsi insieme ad una persona, la
sensazione è quella di perdere l’equilibrio, cadere.
“Possibile che
non capiscano? Che ne sanno loro di che cosa significa stare quindici anni con
al stessa persona? Gli aggiustamenti, i compromessi, l’adattamento costante che
richiede, le rinunce, il senso di appartenenza. Non c’è nessuno a cui vuoi più
bene, ma non riesci più a essere felice stando con lei.”
Tommaso e Alice
approfitteranno di questa condizione per ritrovare sé stessi, sbagliare di
nuovo, ma, alla fine, capire qualcosa di più sul loro rapporto.
Ho apprezzato
moltissimo questa lettura, uno spaccato di vita reale, di tutti i giorni, senza
mezzi termini, dolce ma al tempo stesso amara.
“Una relazione”
è anche un film, presentato nei giorni scorsi alla 78esima Mostra di Venezia,
scritto dagli stessi autori, con protagonisti Guido Caprino, Elena Radonicich e
Libero De Rienzo, in una delle sue ultime apparizioni. Prossimamente su Amazon
Prime.
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