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RECENSIONE "MADAM C.J. WALKER & LA FORMULA DELLA BELLEZZA"

martedì 19 maggio 2020


"La mamma suddivise la chioma di Sarah in tre parti, una davanti e due dietro, poi partendo dalle radici ne percorse la lunghezza fino alle punte: la bimba amava sentire le dita della mamma tra i capelli e non riusciva a stare ferma. "Non ti muovere, piccola irrequieta" esclamò la donna. La sorella maggiore, Louvenia, era seduta da una parte e si grattava le ciocche appena intrecciate, facendo le boccacce a Sarah finché la mamma non le rivolse un'occhiata severa. "Smettila, Lou. Spazza la veranda se non hai niente di meglio da fare." Sarah Breedlove, la più piccola di cinque fratelli, rappresentava la speranza per il futuro della famiglia."

La prima parola che mi viene in mente, parlando di questo libro, è EMANCIPAZIONE, ovvero “nel linguaggio sociale e politico, il processo attraverso cui un popolo si libera da un sistema oppressivo, o una classe sociale si sottrae a una soggezione, a una situazione subalterna e ottiene il riconoscimento dei propri diritti.” (fonte Treccani). 

Si può nascere in una famiglia di schiavi all’interno di una piantagione di cotone ma, grazie alla tenacia ed all’ambizione, diventare una delle donne più ricche d’America grazie alla commercializzazione di prodotti per la cura dei capelli. 

Questa è la storia di Sarah Breedlove e dei suoi capelli. 
Non è uno scherzo, il fulcro di questo libro sono proprio i capelli. 

La storia di Sarah, quinta di sei figli, non è stata facile sin dall’inizio; in primo luogo per la condizione di schiavi della famiglia ma anche per le svariate vicissitudini nel corso della vita, come la perdita precoce dei genitori, del primo marito ed i maltrattamenti subiti dal cognato. 
Se c’è una certezza è che Sarah, nonostante la tenera età, non si è mai abbattuta ed arresa ed ha costruito un impero con le sue stesse mani. 

L’incontro con Annie, proprietaria di un’azienda di prodotti per la cura dei capelli, sarà forse il più importante della sua vita perché le permetterà, lavorando come venditrice, di focalizzare l’attenzione sull’importanza della cura dei capelli, e le darà la spinta giusta per realizzare il suo progetto: sviluppare e vendere una sua linea di cura per i capelli dedicata alle donne di colore. 

Questa storia, letta tutta d’un fiato, mi ha emozionata perché ho percepito le sensazioni e la felicità che solo la lavorazione ad un progetto personale possono farti provare. 
Il messaggio che trasmette questa lettura è molto importante: qualunque sia la propria estrazione o condizione sociale, il colore della pelle, essere donna o uomo, la forza di volontà e l’ambizione vincono su tutto, permettendo di raggiungere obiettivi insperati. 

Una lettura che consiglio a chi ha bisogno di riscatto personale.

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