In quest’ultimo
giorno dell’anno vorrei aprirvi il mio cuore e raccontarvi di quanti sbagli ho fatto
nella mia vita. Tanti, tantissimi. Alcuni molto sciocchi, altri un po' più
importanti. Di alcuni me ne vergogno terribilmente, di altri un po' meno.
Ma ognuno di
quegli errori mi ha permesso di essere qui, ora, ed essere quella che sono.
“Una volta
Freud ha detto che non facciamo poi tanti errori nella nostra vita: facciamo
sempre gli stessi, solo ripetuti infinite volte.”
Due chiacchiere
io le vorrei scambiare con il caro vecchio Sigmund, perché a me sembra di
averne fatti tanti, anche se ammetto di avere deliberatamente ripetuto alcuni
di essi, esattamente come sostiene lui, immaginando che dopo la brutta copia ne
venisse subito fuori una bella…
“L’arte di
sbagliare alla grande” di Enrico Galiano è una lettera che ci viene regalata e
del quale è fondamentale farne tesoro. Enrico ha deciso di raccontare il
proprio trascorso, la propria storia personale, i propri errori, anche e soprattutto
quelli che avrebbero potuto far storcere il naso ai genitori, soprattutto se
consideriamo che a raccontarsi è un professore, colui che di mestiere si prende
cura dei nostri figli. Io l’ho trovato un gesto molto coraggioso, dal profondo
insegnamento: siamo tutti fallibili e nessuno è perfetto.
Sbagliare è un
procedimento naturale. È sicuramente doloroso, a volte di certi errori sembra
impossibile trovare la quadra, ma è l’unica strada per conoscere noi stessi,
nel profondo, per capire cosa vogliamo e cosa no.
Quello che
capirete, alla fine di questo libro, è che non bisogna avere mai paura di
sbagliare, di mostrarsi per quello che si è.
“Non preoccupatevi
se fate un sacco di errori. Preoccupatevi se vi sembra di non farne mai.”
Una lettura che
ho deciso di mostrarvi solo ora, in questo ultimo post di questo strano 2020.
Perché, qualsiasi
cosa succederà in questo 2021 che sta per cominciare, so già che sbaglierò… ma
lo farò alla grande.
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