Mettete un
giovedì sera di ottobre, un piccolo garage ed un gruppo di donne, senza nulla
in comune (apparentemente) che raccontano le loro vicissitudini amorose.
“Già, nella
mia mente ottobre non aveva mai avuto un ruolo, erano soltanto trentun giorni,
anonimi come le innamorate che avrei aiutato. Con il centro invece avrei avuto
finalmente la possibilità di dare a ottobre il suo senso: sarebbe diventato il mese
delle ferite, di quelle che sembrano non smettere mai di sanguinare, ma che
contro ogni aspettativa guariscono. Sì, avevo deciso: ottobre sarebbe stato il
mese del riscatto.”
Così comincia il
romanzo di Sara Gazzini, “C’è chi dice di volerti bene” edito Harper Collins. Un
libro uscito nel 2017, che ho letto proprio nel mese di ottobre 2020 (giuro, è stato un caso!), e che
merita di essere raccontato e soprattutto consigliato.
La protagonista è una donna che con l’amore ha sempre avuto un rapporto un po’ burrascoso; un matrimonio fallito, svariate delusioni amorose, un figlio ed un cane ai quali si dedica interamente da sola. Traboccante di esperienza nel campo decide di diventare una love personal trainer riunendo, nel suo piccolo garage, donne che hanno bisogno di sfogarsi, esprimersi e supportarsi, dando vita al Circolo delle “Innamorate anonime”.
Lei di amori
non corrisposti, abbandoni e delusioni ne sa qualcosa, ma gli incontri con le altre
donne accresceranno ancora di più la sua conoscenza sul tema.
“La verità è
che l’amore devasta e confonde e ci induce a fare cose di cui in seguito ci
pentiremo, come da ubriachi. L’amore è una bottiglia di vino. Di quello rosso e
di almeno quindici gradi.”
Sarà
impossibile non ritrovarsi, almeno una volta, nei racconti delle donne del
gruppo. Perché chi di noi non è stata lasciata, tradita, delusa da un amore? Quante
di noi hanno aspettato un uomo idealizzando un amore da favola, oppure hanno
sofferto davanti ad un telefono muto, o ad un messaggio senza risposta?
Perché le
donne possono trascorrere un intero weekend davanti alla tv in compagnia di una
vaschetta di gelato e di un plaid guardando Love Story e I ponti di Madison
County solo per la voglia di piangere a dirotto; possono stare chiuse in casa
con indosso il pigiama di ciniglia e i calzini antiscivolo di Winnie The Pooh,
ascoltando la stessa canzone all’infinito, visto che durante quella canzone lui
le ha baciate la prima volta, ma ciò che ho sempre notato, e che si sta
verificando anche in questo piccolo circolo de mal d’amore, è che, nonostante
tutto, le donne non perdono mai la voglia di rialzarsi.
La scrittura della
Gazzini è semplice, una penna intelligente, diretta ed essenziale.
Un romanzo che
parla di donne, della loro tenacia e del coraggio nell’affrontare le
situazioni, specie le più dolorose, senza mollare e rialzandosi qualora l’equilibrio
le avesse fatte cadere a terra.
Un romanzo che
consiglio a chi ha in casa una bella collezione di delusioni ed a chi non ne ha
ancora avute.
Per ricordare
la forza che nascondiamo dentro noi stesse ma che è sempre lì, pronta a venire
fuori, in caso di necessità.
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