“La vista del corpo avrebbe dovuto avere un effetto catartico, ma quell’uomo con il rossetto non era mio padre. Cioè, era lui, ma non era lui.”
Benjamin
Whitaker, lo psicologo di Pleasent Hills, è morto in un incidente d’auto. Per Sydney,
la figlia, non è stato un incidente casuale. Probabilmente conosceva molti,
troppi segreti di alcuni degli abitanti del paese, suoi pazienti. Ed il fatto
di ricevere messaggi anonimi proprio sulla sua morte la costringe a volerne
sapere di più.
Un giorno,
sulla tomba del padre, trova June Copeland, la ragazza che agli occhi di tutti
sembra “inarrivabile” per la sua perfezione. Si scambiano confidenze e
diventano amiche, se di amicizia si può parlare.
A Sydney June
piace molto, se ne è praticamente innamorata ma il loro è un rapporto strano,
per Sydney dietro agli atteggiamenti di June si cela molta falsità.
“L’estasi vive
da qualche parte tra le nuvole, ma l’infelicità scava sempre più in profondità
fino al centro della terra, per poi uscire dall’altra parte.”
Sarà proprio il
rapporto con June ad aprire gli occhi a Sydney su molti dei dubbi che aveva ed
a farle rivalutare i rapporti.
Premetto che non
si tratta di un thriller; all’interno del libro troviamo pochissimi spunti
“investigativi” e anche se la trama può trarre in inganno classificherei questo
libro più come un mistery.
La scrittura è
scorrevole ed il libro si presta ad essere letto in maniera rapida anche se a
tratti può risultare ridondante; i temi trattati principalmente sono quelli del
lutto e dell’omosessualità e questa è una scelta che ho apprezzato molto
soprattutto perché è un libro young adult, rivolto, appunto, ad un pubblico più
giovane, che può così, facilmente, approcciarsi a queste tematiche.
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