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RECENSIONE "UNA NUOVA VITA" DI VALENTINA CEBENI

giovedì 26 agosto 2021


“Eva chiuse gli occhi e inspirò il profumo caramellato che giungeva dalla Central Santa Sophia, lo zuccherificio di proprietà dei Fontamara poco distante dalla villa. L’aria era impregnata di dolcezza, della linfa che dalle canne recise colava lungo i coltelli dei braccianti chini sotto il sole a falciare i campi intorno alla fabbrica da mattina a sera, disegnando sentieri in boschi di verde e oro a perdita d’occhio.”

 

Amo leggere romanzi che parlano di saghe famigliari e quando ho sentito Melissa parlare di questo romanzo mi sono proposta come compagna di viaggio. Mai avventura fu più bella ed emozionante.

 

Sullo sfondo abbiamo una Cuba degli anni ’30, culla della famiglia Fontamara. La morte di Fernando, direttore della Central Santa Sophia, lo zuccherificio di famiglia, ha portato non poco scompiglio. La vedova Eva, i figli Gabriel, Diana, Myriam e Clio, e la cognata Lia sono costretti a trasferirsi a Roma da Giacomo, fratello di Fernando, perché Cuba non è più un posto sicuro per loro. Miguel Ferrer, concorrente storico dei Fontamara, nonché precedente fidanzato di Eva, non ha intenzione di rendere loro la vita semplice.

 

Al loro arrivo si troveranno una città molto diversa da quella appena lasciata. Roma è alle prese con il fascismo, e per le sue strade si vedono giovani soldati in divisa mescolarsi alle persone comuni e dove il concetto di libertà, piuttosto caro ad Eva, viene più volte messo in discussione facendola sentire come intrappolata all’interno di una gabbia.

 

Un romanzo che ho amato soprattutto per le figure femminili che lo compongono e che a mio avviso sono descritte in maniera pressochè perfetta.

 

Eva, una donna bella, forte, combattiva, una madre coraggiosa che sa cosa vuole e che si è perfettamente sostituita al marito nel compito di capofamiglia.

Lia, che a Cuba ha lasciato il suo amore impossibile e che si rifugia nella lettura dei fondi di caffè e nell’amore dei suoi cari.

Ottavia, moglie di Giacomo, una donna triste, incapace di prendersi cura di sé stessa ed incapace allo stesso tempo di donare amore, alla perenne ricerca di un gesto romantico da parte del marito, totalmente sottomessa a lui. È madre di Ernesto, Angela e Viola e proprio con quest’ultima fatica ad esternare i suoi sentimenti ed a porsi nella giusta maniera.

 

Tre donne che sono il vero centro di questo romanzo, tre donne che impareranno, supportandosi a vicenda, ad essere madri migliori e perché no, donne in carriera. Eva, Lia e Ottavia sono donne che non si perdono d’animo e una volta rimboccate le maniche saranno in grado di ricostruire la propria vita con grande dignità.

 

«A volte penso che l’amore sia una terribile prigionia; all’improvviso diventi ostaggio dei tuoi sentimenti, non sei più tu, ma non puoi farci niente. Continui ad amare, e amare, e amare ancora. E tutto quello che vuoi è stare con chi quell’amore te l’ha acceso dentro.»

 

Un romanzo che ha una potenza tale da trascinarti al suo interno rendendoti partecipe di tutti i segreti e di tutti i rancori fra i protagonisti. Un romanzo che ho desiderato non finisse mai e che è cominciato a mancarmi non appena è stato sistemato sullo scaffale della libreria. Valentina Cebeni e la sua scrittura hanno davvero fatto centro.

 

Una lettura che mi sento di consigliare a chi crede nell’immenso potere delle donne.



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