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RECENSIONE "I RICORDI NON FANNO RUMORE VOL. 1 LA PERFEZIONE DELLA MEMORIA" DI CARMEN LATERZA

lunedì 22 novembre 2021


I RICORDI NON FANNO RUMORE

Carmen Laterza

326 pagine

Libroza

Data uscita: 29 luglio 2020

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TRAMA

 

Bianca è una bambina allegra e vivace e vive con sua madre Giovanna in casa dei signori Colombo. La sua vita è fatta di cose semplici ma lo scoppio della Seconda Guerra mondiale travolge gli equilibri familiari e Bianca è costretta a lasciare Milano per andare in campagna dalla zia, dove pensa di poter cominciare una nuova vita.

Bianca scopre ben presto che la guerra è ovunque intorno a lei, fuori e ancora di più dentro casa, e l’unica possibilità di sopravvivere è rendersi autonoma, imparare a contare solo su sé stessa. Ma per riuscirci deve mettere in discussione le proprie convinzioni sui rapporti familiari, sulle regole sociali e sulla verità dei propri ricordi.

Perché i ricordi sembrano cimeli di un passato lontano ma quando riemergono, di fronte agli snodi cruciali della vita, si rivelano per quello che sono: compagni silenziosi e discreti del nostro cammino che determinano la rotta delle nostre scelte. E come una bussola interiore ci guidano così: senza fare rumore.

Sullo sfondo di un’Italia divisa tra due guerre, quella ufficiale degli eserciti e quella clandestina dei partigiani, Carmen Laterza mette in scena una straordinaria parabola di formazione e resilienza in cui, ancora una volta, il messaggio di rinascita e speranza è affidato a figure femminili profonde e indimenticabili.

 

IL PENSIERO DI FRANCI

 

Ricordare. Quello che siamo stati, quello che ci siamo lasciati alle spalle per scelta nostra o altrui.

“I ricordi non fanno rumore” è un inno al passato, quello di Giovanna e della figlia Bianca, costrette a lasciare Milano e la loro vita a casa dei Colombo, loro padroni, per trovare rifugio a casa della sorella, in campagna, lontane dai continui bombardamenti e dalla guerra. Ciò che le attende, però, sarà un confronto con il passato, pieno di dolore e di pregiudizi soprattutto per Giovanna, che riaffiora non appena il suo sguardo incrocia quello della sorella Augusta.

 

Essere donna, negli anni ‘40, significava dipendere dall’uomo, essere moglie e madre ma senza avere sogni nel cassetto da realizzare. Una lezione che Giovanna ha imparato sulla sua pelle, a caro prezzo.  Bianca, dal canto suo, e grazie all’aiuto di Elvira, sua insegnante di ricamo, ha capito che per farsi spazio nel mondo è necessario essere indipendente, autonoma.

 

«Senza amore la vita è triste. Non c’è nulla di più prezioso dell’amore. Ma non un amore qualunque, quello che la gente si inventa per sposarsi e vivere come tutti gli altri; io parlo dell’amore vero, profondo, nobile. Per quello bisogna battersi, Bianca, perché quando l’hai perso, niente potrà sostituirlo.»


Un romanzo intriso di dolore, paura e morte perché la guerra non guarda in faccia a nessuno e troppo spesso toglie affetti lasciandoti sola e con un vuoto incolmabile. Carmen ha regalato ai lettori una storia forte e a mio avviso necessaria, rendendo la lettura scorrevole grazie ad uno stile semplice ed efficace, con descrizioni molto reali di personaggi e luoghi.

Un romanzo che segna l’animo del lettore e che manca, nell’esatto momento in cui viene riposto in libreria.


7 commenti:

  1. Un romanzo che tratta di aspetti importanti, come l'autonomia della donna. Oltre al mostrare una mentalità vecchia e chiusa che, purtroppo, esiste ancora oggi

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  2. Purtroppo ancora oggi le battaglie da portare avanti sono davvero tantissime, è vero, qualche passo avanti lo abbiamo fatto ma non tanti come si sperava. Questo non toglie che leggere della condizione femminile nel passato sia sempre un'emozione molto forte

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  3. Un libro bellissimo bellissimo anche il secondo libro

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  4. Ho sentito solo pareri positivi di questo libro. Credo sia un libro molto intenso

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  5. Ho letto anche io secondo volume! Davvero bello! Condivido tutto

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  6. Quando mi chiedono in che epoca mi sarebbe piaciuto vivere rispondo nessuna, perché vorrei vivere in un futuro migliore, non in un passato tanto grigio

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