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RECENSIONE "IL BUIO OLTRE LA SIEPE" DI HARPER LEE

giovedì 25 giugno 2020


Oggi sono molto felice di parlarvi di un’altra mia prima volta.

Eccomi alle prese con una graphic novel, “Il buio oltre la siepe” di Harper Lee, con adattamento e disegni di Fred Fordham, edito Mondadori Oscar Ink.


Premetto che non ho mai letto il libro e non ho visto il film, ma ho adorato questa graphic novel e penso che prima o poi recupererò entrambi.


La storia si svolge a Maycomb, nei primi anni ’30.

Protagonisti sono un fratello ed una sorella, Jem e Scout, orfani di madre, morta quando erano entrambi piccoli. Vivono con il padre, Atticus Finch, avvocato con uno spiccato senso della giustizia e Calpurnia, la governante.

Il padre, con la grande responsabilità di crescere due figli senza una figura femminile di riferimento, cercherà di insegnare loro valori morali come l’amore, il rispetto e l’uguaglianza.


Le cose prenderanno però una piega inaspettata quando Atticus si troverà a difendere Tom Robinson, un uomo di colore accusato di aver violentato Mayella Ewell, una ragazza bianca. Scout e Jem per questo saranno spesso derisi e presi in giro, costretti ad affrontare una realtà più grande di loro.


Il tema del razzismo e della disuguaglianza attraversa il racconto in maniera preponderante; la figura di Atticus è un concentrato di coraggio e forza d’animo: nonostante le malelingue e la cattiveria della gente del paese porta avanti la sua battaglia nonostante ne conosca già l’esito.


“Volevo farti capire cos’è davvero il coraggio. Coraggioso non è un uomo con un fucile in mano. Avere coraggio significa sapere che prenderai una batosta ancora prima di cominciare, eppure vai avanti per la tua strada. Di rado arrivi alla vittoria, ma a volte ci riesci.”

 

Un libro che, scritto negli anni ’60, è oggi più attuale che mai.

Le immagini sono riuscite più volte a trasmettermi emozioni forti, a rendere più reale e vivo ciò che avrei potuto “solo” leggere in un libro senza illustrazioni.

Ho provato rabbia di fronte alle ingiustizie, pena, ma anche tanta tenerezza, soprattutto in alcuni passaggi dove ho percepito fortemente il senso di ingenuità che contraddistingue l’essere bambino.

 

Consiglio fortemente la lettura di questa graphic novel, genere che non avevo ancora conosciuto e che, seppure inizialmente riluttante all’idea di leggere un libro “a fumetti”, mi ha appassionato e travolto.

Al suo interno è contenuto un insegnamento prezioso

 

“Atticus, era un tipo perbene..." "Come la maggior parte delle persone Scout. Quando alla fine riesci a vederle.”


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