Oggi sono
molto felice di parlarvi di un’altra mia prima volta.
Eccomi alle
prese con una graphic novel, “Il buio oltre la siepe” di Harper Lee, con
adattamento e disegni di Fred Fordham, edito Mondadori Oscar Ink.
Premetto che
non ho mai letto il libro e non ho visto il film, ma ho adorato questa graphic
novel e penso che prima o poi recupererò entrambi.
La storia si
svolge a Maycomb, nei primi anni ’30.
Protagonisti
sono un fratello ed una sorella, Jem e Scout, orfani di madre, morta quando
erano entrambi piccoli. Vivono con il padre, Atticus Finch, avvocato con uno
spiccato senso della giustizia e Calpurnia, la governante.
Il padre, con
la grande responsabilità di crescere due figli senza una figura femminile di
riferimento, cercherà di insegnare loro valori morali come l’amore, il rispetto
e l’uguaglianza.
Le cose
prenderanno però una piega inaspettata quando Atticus si troverà a difendere
Tom Robinson, un uomo di colore accusato di aver violentato Mayella Ewell, una
ragazza bianca. Scout e Jem per questo saranno spesso derisi e presi in giro,
costretti ad affrontare una realtà più grande di loro.
Il tema del
razzismo e della disuguaglianza attraversa il racconto in maniera preponderante;
la figura di Atticus è un concentrato di coraggio e forza d’animo: nonostante
le malelingue e la cattiveria della gente del paese porta avanti la sua
battaglia nonostante ne conosca già l’esito.
“Volevo farti capire cos’è davvero il coraggio. Coraggioso non è un uomo con un fucile in mano. Avere coraggio significa sapere che prenderai una batosta ancora prima di cominciare, eppure vai avanti per la tua strada. Di rado arrivi alla vittoria, ma a volte ci riesci.”
Un libro che,
scritto negli anni ’60, è oggi più attuale che mai.
Le immagini
sono riuscite più volte a trasmettermi emozioni forti, a rendere più reale e
vivo ciò che avrei
potuto “solo” leggere in un libro senza illustrazioni.
Ho provato
rabbia di fronte alle ingiustizie, pena, ma anche tanta tenerezza, soprattutto
in alcuni passaggi dove ho percepito fortemente il senso di ingenuità che
contraddistingue l’essere bambino.
Consiglio
fortemente la lettura di questa graphic novel, genere che non avevo ancora
conosciuto e che, seppure inizialmente riluttante all’idea di leggere un libro
“a fumetti”, mi ha appassionato e travolto.
Al suo
interno è contenuto un insegnamento prezioso
“Atticus, era un tipo perbene..." "Come la maggior parte delle persone Scout. Quando alla fine riesci a vederle.”
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