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RECENSIONE "LA DONNA DI GILLES" DI MADELEINE BOURDOUXHE

giovedì 4 giugno 2020

 
“Le cinque… Tra poco sarà a casa…” pensa Elisa, e basta l’idea a farla piombare nell’inerzia più totale. Ha passato l’intera giornata a spazzare, lavare, lustrare, ha preparato per cena una minestra sostanziosa – non è negli usi del paese fare un pasto pesante di sera, ma è necessario per lui che in fabbrica, a pranzo, mangia solo qualche panino con le uova strapazzate. E adesso, che dovrebbe semplicemente apparecchiare, si sente le braccia così pesanti da ricaderle, come intorpidite, lungo il corpo. Stordita da un’ondata di tenerezza, si aggrappa con entrambe le mani alla sbarra di nichel del fornello e rimane lì, immobile e ansimante. Ogni giorno è così. Quando mancano pochi minuti all’arrivo di Gilles, Elisa è ridotta a un corpo privo di forze, tutto dolcezza e languore – pura attesa.

“La donna di Gilles” è una storia d’amore, tormentata, intensa e dolorosa.
Il rapporto di Elisa e Gilles è morboso. Elisa vive per la sua famiglia, per la casa che pulisce quotidianamente, in attesa del rientro del suo amato, dopo una giornata passata in fabbrica a lavorare. Gilles è tutto per lei, il suo corpo è una calamita alla quale lei non può sottrarsi, mai, e per Gilles è lo stesso.
Ma una mattina tutto cambia, almeno per Gilles. Dopo averla vista chissà quante volte, Gilles si scopre perdutamente innamorato di Victorine, la sorella di Elisa.
Viene consumato un tradimento che Elisa scoprirà ma che inizialmente deciderà di tenere nascosto.
Dopo averci ragionato e aver metabolizzato il dolore la sua decisione sarà quella di parlare con Gilles dimostrandosi comprensiva e addirittura accondiscendente nei suoi confronti.
Il suo comportamento amichevole, lei è convinta, lo farà sicuramente tornare fra le sue braccia. Gilles piangerà sulle spalle della moglie a causa dell’amante e sì, tornerà da lei, ma solo perché Victorine sceglierà di abbandonarsi nelle braccia di un altro uomo, non di certo perché è innamorato della moglie o dei suoi figli.

Non sono riuscita ad immedesimarmi nei panni dei protagonisti, specialmente in quelli di Elisa. E lo dico perché per me il tradimento non è contemplato, o quanto meno, una volta consumato (e scoperto) per me si chiude il capitolo. Una ferita che, anche se provata a sistemare, lascia alle spalle troppo rancore.
Un romanzo dalla narrazione scorrevole e molto diretta, una storia dove viene raccontata una donna che annulla completamente sé stessa per amore nella speranza di poter riconquistare le attenzioni e l’amore (ormai svanito) del marito.

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