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RECENSIONE "FINCHE' TUTTO RESTA NASCOSTO IN UN CASSETTO" DI OLIVIA RUIZ

lunedì 11 ottobre 2021


“Con il nonno abbiamo spinto i mobili da parte e abbiamo ballato tutta la notte, in un bagno di lacrime che ci ha fatto bene. Mia figlia Nina si è svegliata e ci ha raggiunti: eravamo già riusciti a passarle il virus. Non mi andava di lasciare Papi da solo questo pomeriggio. Non ha più nulla, ora che mia nonna non c’è più.”

 

Un comò, dieci cassetti, la storia di una vita.

Quella di Abuela Rita che, alla morte, lascia in eredità proprio quel mobile alla nipote, voce narrante del romanzo.

Per lei la nonna è stata un porto sicuro, “il cemento della nostra famiglia”, una figura di riferimento.

 

All’interno dei cassetti sono contenuti degli oggetti legati al passato della nonna; lettere, piccoli cimeli, ricordi di un passato difficile, di un’infanzia trascorsa lontano dai genitori, in Francia, un paese inizialmente ostico nei confronti suoi e delle sorelle. Rita, donna coraggiosa, forte, combattiva, si è costruita una vita nuova, ha imparato una nuova lingua, si è rimboccata le maniche e ha lavorato sodo, alla ricerca di felicità ed amore.

 

Rita ha combattuto, ha amato, ha perso persone care, ha amato di nuovo, ha sofferto, ma non ha mai perso la fiducia in sé stessa.

 

“Invecchiando, impari che i segreti di famiglia possono trasformarsi in cancrene, silenziose ma fatali. Tua madre ha categoricamente rifiutato di saperne di più e io ho deciso di rispettare la sua scelta, anche se tenere quello scheletro nell’armadio non mi sembrava la soluzione migliore.”

 

Ed è stato invecchiando che ha deciso di far conoscere alla nipote la verità attraverso quel comò, una verità che la figlia, madre della protagonista, non aveva voluto conoscere ma che per lei era estremamente importante non far finire nel dimenticatoio. Per evitare che qualcuno potesse avere rimpianti.

 

“Non rimpiangere niente. I rimpianti rovinano la schiena. Io non rimpiango niente.”

 

“Finché tutto resta nascosto in un cassetto” è un romanzo travolgente, intenso e commovente, una lettura così profonda che onestamente non mi aspettavo considerate le circa 170 pagine.

L’ho letto molto velocemente grazie alla scrittura scorrevole ed al linguaggio molto casalingo, piacevole.

 

Un consiglio di lettura per chi si sente smarrito, in cerca di sicurezza.


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