LA SCOMPARSA DI STEPHANIE MAILER
Joel Dicker
708 pagine
La Nave di
Teseo
Data uscita: 04
luglio 2019
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TRAMA
30 luglio 1994.
La cittadina di Orphea, stato di New York, si prepara a inaugurare la prima
edizione del locale festival teatrale, quando un terribile omicidio sconvolge
l'intera comunità: il sindaco viene ucciso in casa insieme a sua moglie e suo
figlio. Nei pressi viene ritrovato anche il cadavere di una ragazza, Meghan,
uscita di casa per fare jogging. Il caso viene affidato e risolto da due
giovani, promettenti, ambiziosi agenti, giunti per primi sulla scena del
crimine: Jesse Rosenberg e Derek Scott. 23 giugno 2014. Jesse Rosenberg, ora
capitano di polizia, a una settimana dalla pensione viene avvicinato da una
giornalista, Stephanie Mailer, la quale gli annuncia che il caso del 1994 non è
stato risolto, che la persona a suo tempo incriminata è innocente. Ma la donna
non ha il tempo per fornire le prove, perché pochi giorni dopo viene denunciata
la sua scomparsa. Che cosa è successo a Stephanie Mailer? Che cosa aveva
scoperto? Se Jesse e Derek si sono sbagliati sul colpevole vent'anni prima, chi
è l'autore di quegli omicidi? E cosa è davvero successo la sera del 30 luglio
1994 a Orphea? Derek, Jesse e una nuova collega, la vicecomandante Anna Kanner,
dovranno riaprire l'indagine, immergersi nei fantasmi di Orphea. E anche nei
propri.
IL
PENSIERO DI FRANCI
“Solo chi ha
familiarità con la regione degli Hamptons, nello stato di New York, è venuto a
sapere cosa successe il 30 luglio 1994 a Orphea, cittadina balneare in riva
all’oceano. Quella sera Orphea inaugurava il suo primo festival teatrale, una
manifestazione di rilievo nazionale che aveva attirato un folto pubblico. Nel
tardo pomeriggio turisti e concittadini avevano cominciato a raccogliersi sulla
strada principale per assistere ai vari festeggiamenti organizzati dal comune.
I quartieri residenziali, svuotati dei propri abitanti, sembravano quelli di
una città fantasma: niente più gente a passeggio sui marciapiedi o nei
giardinetti, niente più coppie sedute in veranda, niente più bambini con i
pattini a rotelle in strada. Ormai erano tutti in centro.”
Tutte le volte
che chiudo un libro di Dicker mi rendo conto di quanto la sua scrittura sia
maledettamente coinvolgente. Divoro i suoi tomi nel giro di pochi giorni, senza
rendermene conto…
“La scomparsa
di Stephanie Mailer” è finalmente uscito dallo “scaffale della vergogna” grazie
alla challenge #vediamosemiattizzi di Francesca e Veronica per la tappa di
settembre #XXL (sì lo so, arrivo con il treno della ghiaia).
Jesse,
poliziotto prossimo alla pensione, Derek, il suo prezioso collega e Stephanie,
una giornalista che non è convinta della soluzione che entrambi hanno dato ad
un caso di quadruplice omicidio di ben 20 anni prima. Anzi, a suo avviso è
stata fermata proprio la persona sbagliata, e ne è certa perché ha valide
prove. Ma Stephanie scompare ed il caso si riapre.
Un sapiente mix
fra thriller, giallo e se vogliamo anche noir, che inietta la giusta adrenalina
al lettore, regalando momenti di piacevole suspence. La trama non è di
immediata comprensione, viene svelata man mano grazie a indizi sparsi fra i
capitoli, che saltano temporalmente fra passato e presente.
Un libro che,
se posso permettermi, è ancora meglio de “La verità sul caso Harry Quebert”.
ATTIZZAMENTO
AVVENUTO!
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