IL CODICE
DELL’ILLUSIONISTA
Camilla
Lackberg, Henrik Fexeus
720 pagine
Marsilio
Editore #giftedby
Data uscita: 04
novembre 2021
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TRAMA
Quando una donna viene trovata
morta in una cassa di legno con il corpo trafitto da spade, la polizia di
Stoccolma è frastornata: difficile capire se si tratti di un gioco di prestigio
finito in tragedia o di un macabro rituale omicida. Le indagini vengono
affidate a una squadra speciale: un gruppo eterogeneo di agenti scelti – e
allergici alle procedure istituzionali – tra i quali spicca per doti
investigative Mina Dabiri. Proprio Mina suggerisce di coinvolgere nel caso
Vincent Walder, un famoso mentalista, profondo conoscitore del linguaggio del
corpo e del mondo dell’illusionismo. Insieme si mettono sulle tracce del
killer, ma la personalità di entrambi, segnata da piccole e grandi ossessioni e
da segreti inconfessabili, ingarbuglia la caccia, anche perché il loro stesso
passato si rivela connesso in modo inquietante al caso. E prima che la situazione
precipiti, l’unica arma a disposizione dei due investigatori per impedire
all’assassino di uccidere ancora è anticipare le sue mosse: solo comprendendo a
fondo la sua follia, infatti, potranno mettervi fine.
IL
PENSIERO DI FRANCI
Che io sia follemente innamorata
di Camilla Lackberg e di tutti i suoi romanzi che compongono la serie “I
delitti di Fjallbacka” è cosa oramai nota a chi mi segue.
Oggi, dopo aver terminato il suo
ultimo lavoro, scritto a quattro mani con il mentalista Henrik Fexeus, posso
dire di esserlo ancora di più.
Non ho mai avuto dubbi sul tipo di
lettura che sarebbe stata, ma wow, “Il codice dell’illusionista” è davvero un
thriller incredibile.
Non succede tutti i giorni a
Stoccolma di trovare una cassa di legno, di quelle utilizzate durante i giochi
di prestigio, con al suo interno il corpo di una donna trafitta da spade.
E non sarà l’unico cadavere
trovato…
Viene così istituita una task
force di agenti ai quali vengono affidate le indagini per scoprire chi sia
l’assassino.
“Una squadra non era altro che
un gruppo di estranei convinti di conoscersi solo perché lavoravano tutti nello
stesso posto”
Elemento di spicco del team è Mina
Dabiri, sagace osservatrice e ottima investigatrice, che chiede ed ottiene il
supporto del maestro mentalista Vincent Walder.
Vincent non è un poliziotto ed il
suo ingresso nella task force non viene accettata con il sorriso da parte degli
altri agenti; di sicuro però, la sua abilità nel saper sfruttare la psicologia
e la sua capacità di influenzare l’individuo attraverso trucchi segreti è
un‘arma alla quale non vogliono rinunciare.
“Io e te siamo unici, Mina, e ne paghiamo il prezzo. Ma ricordati una cosa: gli altri hanno su di te il potere che tu dai loro, e non di più. Lascia che guardino, se vogliono. Perché non farli pagare per il piacere di guardare, se ne hanno voglia?”
Mina e Vincent sono la coppia
vincente di questo romanzo. Entrambi convivono con ossessioni e manie compulsive
che gli permettono di riflettersi l’uno negli occhi dell’altra.
Mina è ossessionata dalla pulizia
e terrorizzata dai germi. Non esce di casa senza almeno un vasetto di gel
igienizzante nella borsa e non ama il contatto fisico.
Vincent è terrorizzato dai numeri
dispari e allo stesso tempo ossessionato dai numeri pari. La sua vita è tutta
un calcolo.
Entrambi hanno atteggiamenti al
limite del maniacale ma insieme sono una forza. Provano una profonda stima
reciproca e la fiducia è alla base del loro rapporto; ingredienti fondamentali che
gli permetteranno di arrivare alla soluzione del caso.
Una lettura dal ritmo incalzante e
dirompente, una trama complessa, ricca di colpi di scena e di adrenalina.
Ammetto che sento già la mancanza
di Mina e Vincent e spero di leggere presto un altro capitolo di questa nuova
serie.
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