L’INCONTRO CHE TI CAMBIA LA VITA
Ali Berg,
Michelle Klaus
300 pagine
Garzanti
Data uscita: 03
febbraio 2022
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TRAMA
Il primo amore
non si scorda mai. E vale anche per i libri. O almeno è così per Evie, che a trent'anni
non riesce ancora a dimenticare l'emozione che le hanno suscitato i romanzi di
Hugo Hearst, il suo scrittore preferito. Spesso pensa a come sarebbe stato
conoscerlo mentre scriveva il suo bestseller d'esordio, dieci anni prima,
quando abitava a pochi isolati di distanza. Evie ne è certa: quell'incontro le
avrebbe cambiato la vita. Ma bisogna stare attenti a ciò che si desidera,
perché può diventare realtà. All'improvviso, Evie si ritrova catapultata nel
passato. Un po' disorientata, ma decisa a non sprecare l'occasione, cerca Hugo
nel caffè dove sa che si recava a scrivere, e lo trova con una penna dietro
l'orecchio e un taccuino sulle ginocchia. Basta poco per attaccare bottone: una
cioccolata calda, il suo libro preferito, una battuta su Casablanca, e Hugo
Hearst le parla come se fossero amici. Anzi, potrebbero diventare più che
amici; o almeno così spera Evie, felicissima quando lui la invita a incontrarsi
di nuovo. Insieme parlano del libro che Hugo sta scrivendo e a Evie, che lo
conosce a memoria, non dispiace dargli qualche spunto. Forse un po' troppi
spunti. Giorno dopo giorno, Evie comincia a capire che Hugo non è il genio che
si era immaginata. Che, forse, le parole di cui si era innamorata sono sempre
esistite dentro di lei. Un pensiero che rischia di sconvolgere ogni sua
certezza. Evie dovrà trovare dentro di sé la forza di sentirsi più di una musa
ispiratrice, perché ognuno di noi può essere protagonista della propria vita,
se solo è capace di afferrarne le redini. Ali Berg e Michelle Kalus hanno
conquistato il cuore dei lettori con il bestseller. La vita inizia quando
trovi il libro giusto. In questo nuovo romanzo ci parlano del potere delle
parole e del rapporto tra autori e lettori. Perché noi tutti desideriamo
incontrare chi ci ha regalato un libro che ci è rimasto nel cuore. Ma senza
dimenticare che la storia più bella possiamo scriverla noi.
IL
PENSIERO DI FRANCI
“Evie Berry
riusciva a ricordare il bacio più bello di quasi tutti i film romantici mai
girati. Bastava citare un titolo e lei subito lo descriveva. (…) Ma il bacio
sullo schermo che Evie preferiva in assoluto – quello che faceva sembrare del
tutto insignificanti gli altri grovigli romantici – era l’ultima scena del Dono
di Henrietta. Il bellissimo e poliedrico autore del Dono di Henrietta,
Hugo Hearst, bacia Margot Gale in una foresta dopo che sono stati separati per
oltre un anno.”
Ognuno di noi
ha un libro del cuore oppure un autore in grado di smuovere le nostre emozioni più
profonde.
Per Evie il
libro preferito è “Il dono di Henrietta”, opera di Hugo Hearst, suo amore adolescenziale
segreto.
Evie è convinta
che, se avesse avuto la possibilità di conoscere Hugo prima della nascita del
libro, sarebbe stata in grado di farlo innamorare di lei o comunque di poter
avere una storia con lui. Si sente profondamente connessa con lo scrittore e
con il suo modo di pensare.
Bisogna fare
attenzione però, a volte a desiderare troppo qualcosa si rischia di ottenerla,
ed è proprio quello che succede alla nostra protagonista.
Evie si ritrova,
grazie ad un “incantesimo”, catapultata a dieci anni prima, con la tangibile possibilità
di trasformare in realtà il sogno di una storia con Hugo.
I due si conoscono
e cominciano a frequentarsi ma Evie, con il passare del tempo si rende conto
che Hugo non è esattamente come si aspettava che fosse.
Si sente così
intrappolata in un passato dal quale non riesce a fuggire, si trova a desiderare
di risvegliarsi in quel presente che fino a poco tempo prima trovava noioso e
nel quale si trovava “fuori posto”, spesso per colpa delle scelte di vita sbagliate.
Riuscirà Evie,
ragazza piena di vita, semplice e dal carattere impulsivo, a ritornare alla sua
vita “precedente”, facendo tesoro di quello che ha avuto la possibilità di
vivere e “rivivere” nel passato?
Una lettura che
ricorda quanto gli errori siano una parte importante del nostro bagaglio di esperienze
e di vita. Non bisogna averne paura o vergognarsene, perché hanno fatto sì che
prendessimo coscienza di noi stessi e delle nostre capacità.
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