“Dicono che le
vecchie abitudini siano dure a morire, il che è vero, ma sono anche convinto
che sia facile creare nuove abitudini quando abiti per conto tuo. Come parlare
da solo. Disporre in ordine alfabetico il contenuto della dispensa. Riporre in
un cassetto i calzini appollottolati in file coordinate per colore. Comprare
porzioni singole di cibo da scaldare al microonde, quando dovresti cucinare
perché ti piace moltissimo. E fantasticare: scrivere elenchi di cose che
vorresti fare, immaginare una vita che non è la tua, il tutto stando
comodamente sul tuo divano.”
Questo è l’incipit
di un romanzo che vi resterà incollato sulla pelle e del quale difficilmente
potrete dimenticarvi. Sto parlando di “La meraviglia di un gesto gentile” di
Jane Riley, edito Garzanti che ringrazio per questa preziosa collaborazione.
Oliver è un “quasi
quarantenne” impegnato nell’attività di famiglia di impresari di pompe funebri.
Molto legato al suo lavoro Oliver è un uomo d’altri tempi, gentile ed altruista
ma, ahimè, piuttosto sfortunato in amore. Gli incontri con le donne hanno
sempre avuto un finale triste e doloroso. Per cercare di migliorare la sua vita
ogni sera appunta le sue idee su un taccuino giallo con la speranza di avere il
coraggio di trasformarle in realtà.
Nel passato di
Oliver c’è un unico grande amore, Marie, alla quale però non ha mai avuto il
coraggio di confessare la sua attrazione ed il suo affetto. Un amore vissuto
nel silenzio, fra sguardi pieni di mille parole.
“Il cambiamento
esige l’uscita della zona di comfort.”
È in un momento
piuttosto doloroso della vita di Oliver che entra in scena Edie; sarà lei ad
aiutarlo a tirarsi fuori da quel passato così pieno di dolore e a guardare la
vita con il sorriso sulle labbra.
“Sorrisi perché
sorridere migliora sempre l’umore, sia pure di poco.”
Perché la vita
è fatta di scelte, che possono essere giuste o sbagliate, ma senza dubbio
necessarie.
Nel corso della
lettura sarà facile ritrovare un po' di noi: chi non ha mai avuto paura, si è sentito
solo o ha provato dei sensi di colpa?
La lettura scorre
via fino all’ultima pagina, quando, una volta chiuso il libro, verrete avvolti
da un senso di profonda serenità.
Un esordio
puro, delicato, che consiglio a chiunque abbia bisogno di un incentivo ad osare
un po' di più.
"Sei capace di cercare ciò che desideri o prendi quel che trovi?"
Nessun commento:
Posta un commento