"Non mi piace scrivere. Non mi piace cercare le parole, sceglierle. Mi sembra arbitrario, fatuo. O presuntuoso. Perciò non ho mai scritto, se non si considerano quelle novantotto lettere concepite fra il 1983 e il 1996, che comunque non sono più in mio possesso. Spero che Furio le abbia distrutte. Probabilmente l’ha fatto, non gli piace lasciare tracce e forse ha ragione. Anche se io ho tenuto le sue risposte, che non sono novantotto ma trentasei, perché tante volte non gli andava.”
Giovanna è una
donna silenziosa che conduce una vita regolare e piuttosto abitudinaria lontana
dalla gente, nascosta all’ombra del suo appartamento.
Giovanna è una
donna esigente che ogni giorno sceglie di punirsi nonostante abbia già pagato
il suo debito con la giustizia. Non si perdona, e forse non lo farà mai.
“Bisogna
imparare a tacere per non dover mentire”
I suoi genitori
sono morti in un’incidente d’auto quando il loro rapporto era già pieno di
contrasti e incomprensioni. “Mi avrebbero diseredata” è quello che Giovanna
dice di loro.
“Padrona di
niente, orgogliosamente povera”
Giovanna vive
con il perenne desiderio di scomparire, restare sola con sé stessa, nonostante
siano 18 gli anni trascorsi in “solitaria”, senza intrecciare rapporti con
nessuno.
Fino all’arrivo
di Maria e Michele e dei loro figli, Malcom e Malvina, i nuovi vicini di casa,
così giovani e spensierati ai suoi occhi.
Una ventata di
aria fresca che sveglierà Giovanna dal suo letargo affettivo; a dare il
contributo maggiore sarà Malvina, la piccola di casa. A 3 anni sarà in grado di
aiutare Giovanna a guardare avanti, verso il futuro, aiutandola a metabolizzare
e lasciare alle spalle gli anni faticosi (e dolorosi) già vissuti. Quando è con
lei Giovanna si sente un’altra, diversa, pronta a dare e ricevere amore. Quell’amore
che in gioventù lei ha scansato, rifiutato, quella vita che ha scelto di non
generare.
“Non mi sono
concessa la maternità per non coinvolgere esseri innocenti nelle mie scelte
estreme”
Giovanna è un
personaggio, reale, crudo, profondo, sapientemente creato dalla penna della
Ravera.
Una donna che
sceglie la felicità, non senza fatica.
Una donna che
sceglie di vivere.
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