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RECENSIONE "AVANTI, PARLA" DI LIDIA RAVERA

lunedì 26 luglio 2021


"Non mi piace scrivere. Non mi piace cercare le parole, sceglierle. Mi sembra arbitrario, fatuo. O presuntuoso. Perciò non ho mai scritto, se non si considerano quelle novantotto lettere concepite fra il 1983 e il 1996, che comunque non sono più in mio possesso. Spero che Furio le abbia distrutte. Probabilmente l’ha fatto, non gli piace lasciare tracce e forse ha ragione. Anche se io ho tenuto le sue risposte, che non sono novantotto ma trentasei, perché tante volte non gli andava.”

 

Giovanna è una donna silenziosa che conduce una vita regolare e piuttosto abitudinaria lontana dalla gente, nascosta all’ombra del suo appartamento.

Giovanna è una donna esigente che ogni giorno sceglie di punirsi nonostante abbia già pagato il suo debito con la giustizia. Non si perdona, e forse non lo farà mai.

 

“Bisogna imparare a tacere per non dover mentire”

 

I suoi genitori sono morti in un’incidente d’auto quando il loro rapporto era già pieno di contrasti e incomprensioni. “Mi avrebbero diseredata” è quello che Giovanna dice di loro.

 

“Padrona di niente, orgogliosamente povera”

 

Giovanna vive con il perenne desiderio di scomparire, restare sola con sé stessa, nonostante siano 18 gli anni trascorsi in “solitaria”, senza intrecciare rapporti con nessuno.

Fino all’arrivo di Maria e Michele e dei loro figli, Malcom e Malvina, i nuovi vicini di casa, così giovani e spensierati ai suoi occhi.

 

Una ventata di aria fresca che sveglierà Giovanna dal suo letargo affettivo; a dare il contributo maggiore sarà Malvina, la piccola di casa. A 3 anni sarà in grado di aiutare Giovanna a guardare avanti, verso il futuro, aiutandola a metabolizzare e lasciare alle spalle gli anni faticosi (e dolorosi) già vissuti. Quando è con lei Giovanna si sente un’altra, diversa, pronta a dare e ricevere amore. Quell’amore che in gioventù lei ha scansato, rifiutato, quella vita che ha scelto di non generare.

 

“Non mi sono concessa la maternità per non coinvolgere esseri innocenti nelle mie scelte estreme”

 

Giovanna è un personaggio, reale, crudo, profondo, sapientemente creato dalla penna della Ravera.

Una donna che sceglie la felicità, non senza fatica.

Una donna che sceglie di vivere.

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