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RECENSIONE "CARRIE" DI STEPHEN KING

giovedì 14 aprile 2022


CARRIE

Stephen King

224 pagine

Bompiani

Data uscita: 07 giugno 2017

 

TRAMA

 

Carrie è un'adolescente presa di mira dai compagni, ma ha un dono. Può muovere gli oggetti con il potere della mente. Le porte si chiudono. Le candele si spengono. Un potere che è anche una condanna. E quando, inaspettato, arriva un atto di gentilezza da una delle sue compagne di classe, un'occasione di normalità in una vita molto diversa da quella dei suoi coetanei, Carrie spera finalmente in un cambiamento. Ma ecco che il sogno si trasforma in un incubo, quello che sembrava un dono diventa un'arma di sangue e distruzione che nessuno potrà mai dimenticare.

 

IL PENSIERO DI FRANCI

 

Esordio di King e battesimo del fuoco per me.

Risultato? Stupefacente.

 

Carrie, adolescente segnata dall’estremo bigottismo della madre, profondamente severa e se vogliamo anche cattiva nei suoi confronti, è da sempre vittima del bullismo dei compagni.

Prese in giro, scherzi, malelingue sono il pane quotidiano con il quale Carrie deve abituarsi a convivere.

Quando, inaspettatamente, le viene offerto di partecipare al ballo studentesco, beh, Carrie spera possa essere un’ottima occasione per riscattarsi e, perché no, vivere la sua favola personale.

Il ballo però, non sarà di certo indimenticabile per la sua bellezza, quanto per l’enormità della tragedia che causerà.

 

Come anticipato all’inizio, questo è il mio primo approccio con la scrittura di King e ne sono rimasta piacevolmente colpita.

Un pizzico di paranormale, legato al fenomeno della telecinesi, in dono a Carrie, e questa presenza costante del “male”, sommato all’alternarsi della storia con racconti dei sopravvissuti e referti medici, ha mantenuto sempre alta suspence e adrenalina impedendomi, talvolta, di abbandonare la lettura.

 

Inutile dirvi che proseguirò con la conoscenza di King ed ho scelto, come prossima lettura “Le notti di Salem”.

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