"Il freddo pungente di questa assurda mattina di febbraio sembra tagliarmi le gote. Sottili fiocchi d'acqua neve s'intravedono riflessi nella fioca luce dei lampioni. Il mio cuore è in tumulto, consolato solo dalla presenza di mia madre, accorsa per tenermi compagnia, in questa stramba avventura."
Questo è l'incipit di "Fiori d'Oriente" di Conny Melchiorre, che ringrazio infinitamente per avermi contattato e per avermi inviato la copia cartacea del suo romanzo.
Questa è la storia di Flavia, pronta a sostenere il suo ultimo esame prima della desiderata laurea. Ultimo esame molto temuto per via del professore che la interrogherà, Zeno Martini, sul quale girano tantissime voci che lei non sa se possano essere vere o false. La sua preparazione nella materia le frutterà il massimo voto elargibile e la proposta, da parte del docente, di un viaggio, insieme ad altre studentesse, in Grecia e Turchia, per svolgere una ricerca storica.
Un viaggio che sarà non solo un'opportunità di conoscere e studiare un paese straniero ma soprattutto una possibilità di analisi e di crescita per le protagoniste piene di paure e di segreti mai confessati.
Una libro che si legge molto velocemente grazie alla scrittura scorrevole e condita da descrizioni che rendono il tutto più realistico e tangibile. Un plauso a Conny per aver parlato di donne, delle particolarità, dei difetti e delle paure che le contraddistinguono.
Un libro che consiglio a chiunque abbia voglia di viaggiare con la mente, di riscoprire il valore dell'amicizia ed a chi ha ancora qualche incertezza personale da risolvere.
"Bisogna sempre osare. Meglio sbagliare che avere rimpianti."
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