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RECENSIONE "LA RINNEGATA" DI VALERIA USALA

lunedì 3 maggio 2021


“In una calda mattina di settembre, un fascio di luce avvolgente filtrò dalla finestra al primo piano di casa Murru e sfiorò la guancia di Teresa, come avrebbe fatto la mano di suo marito Bruno se solo gli affari non l’avessero trattenuto in città più del previsto. La donna aveva da poco dato alla luce Emilio, il loro terzo figlio, ma alcune complicazioni durante il parto l’avevano costretta a una sosta forzata.”


Teresa, protagonista del romanzo d’esordio di Valeria Usala “La rinnegata” edito Garzanti, è una donna forte, bella e determinata, e proprio queste caratteristiche fanno di lei il fulcro delle chiacchiere dei cittadini di Lolai, un piccolo paesino della Sardegna. Pettegolezzi e giudizi cattivi, forse troppo, per una donna come lei, amante della famiglia e grande lavoratrice. Teresa sa di essere diversa da tutti gli altri; lei non vuole essere solo una moglie e una madre, per lei essere donna (e bella) non significa non poter contribuire al sostentamento della famiglia ed è per questo che gestisce l’emporio vicino a casa, che, in poco tempo, ha reso la famiglia Murru piuttosto conosciuta in paese. 


“La vita ci da quello di cui abbiamo bisogno, mai quello che ci meritiamo”


È conscia degli sguardi degli uomini che si posano su di lei ogni volta che percorre le strade di Lolai. Sguardi bramosi, languidi, che donano un po' di frizzante alle loro vite ma che la feriscono, mai però quanto la feriscono le critiche e le cattiverie che si raccontano le donne, di nascosto, facendo capannelli dentro le case per non essere viste, sminuendo così ulteriormente il suo essere donna. 


La scrittura di Valeria Usala ci accompagna attraverso la vita di Teresa, dall’infanzia, non facile ma le ha permesso di costruirsi una corazza indistruttibile, alla vita adulta, anch’essa non parca di sofferenza e dolore, e lo fa grazie ad uno stile delicato e intimo, che smuove le sensazioni e le emozioni giuste al momento giusto.


Una storia che trasporta e ferisce ma che dona anche speranza. 

Troppe volte siamo stati costretti a sentire cose inaccettabili sulle donne e sulla loro intraprendenza, sulla loro ambizione e sul loro valore. In questo romanzo, a mio parere di alto livello, viene fatta luce sulla pericolosità di certe affermazioni, sulla falsità che si nasconde, a volte, dietro ai volti delle persone delle quali non sospetteremo mai; un bellissimo messaggio che ci viene regalato da una donna e dalla sua penna che non sembra affatto appartenere ad un’esordiente. 


Sono certa che di Valeria se ne sentirà parlare per lungo tempo…


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