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RECENSIONE "LA SIRENA DI BLACK CONCH" DI MONIQUE ROFFEY

mercoledì 7 settembre 2022


LA SIRENA DI BLACK CONCH

Monique Roffey

240 pagine

Marsilio #giftedby

Data uscita: 14 giugno 2022

 

TRAMA

 

Sono secoli che Aycayia nuota nelle acque dei Caraibi, al largo dell'isola immaginaria di Black Conch. Tantissimi anni fa era una donna giovane, la più bella del suo villaggio, che la maledizione delle mogli gelose aveva trasformato in una creatura marina, intrappolandola nel corpo di un pesce. Perché Aycayia non era solo bella, era anche sensuale, sprigionava un'energia erotica che risvegliava inquietudine e faceva paura. Per questo era stata punita. Da qualche tempo, alba dopo alba, il suo corpo di sirena emerge dal mare, attratto dalla melodia intonata da un pescatore solitario. Un giorno, mentre crede di avvicinarsi alla barca che conosce, Aycayia si ritrova preda di uomini senza scrupoli, che la catturano e la trascinano a terra come un trofeo. Sarà David, il pescatore dalla bella voce, a liberarla, e le sue cure e il suo amore la spoglieranno di pinne e squame, rimutandola in donna. Tra i loro due mondi, così infinitamente distanti, comincerà a vibrare un sentimento di fiducia, che diventerà indifeso abbandono, fino all'esplosione della passione, delicata e primitiva insieme. Ma non tutte le trasformazioni sono per sempre e, si sa, la gelosia – come l'amore – può avere la forza di un uragano. Un racconto che si snoda con la purezza delle favole, una fiaba moderna e dolceamara che intreccia con ironia gli ingredienti del mito al pungente realismo del quotidiano.

 

IL PENSIERO DI FRANCI

 

St. Constance, isola di Black Conch.

È in una mattina di primavera come tante, fatta di musica, spinelli e pesca, che David, a bordo della sua Simplicity, vede lei. Una donna fra le onde.

Aycayia è una meravigliosa ed imponente sirena, attratta ed incantata dai suoni che sente provenire dalla barca.

I loro saranno incontri fatti di sguardi e di condivisione di melodie fino alla cattura di Aycayia, per mano di alcuni pescatori dell’isola.

David si sente profondamente in colpa; se avesse vigilato su di lei ora non se ne starebbe appesa a testa in giù come un trofeo da sfoggiare. Ed è così che la libera e la porta a casa sua.

 

David si prende cura di lei fino alla sua totale (apparentemente) ri-trasformazione in donna. Aycayia era stata trasformata in sirena a seguito di una maledizione ricevute dalle altre donne, gelose della sua bellezza e del suo “successo” con gli uomini. Ma purtroppo la maledizione resta incollata alla pelle di Aycayia come un tatuaggio. Indelebile.

 

Il loro rapporto, inizialmente freddo e condito da una sana paura dell’altro, evolverà, in un crescendo di desiderio e passione, fino all’amore. Un sentimento a tratti sconosciuto per Aycayia, la quale cercherà di dare un nome alle sensazioni che prova nei confronti di David, al suo desiderio di una nuova vita, un nuovo inizio con i suoi nuovi amici mentre, contemporaneamente, si trova a combattere con la malinconia e la nostalgia per il mare, la sua coda, ciò che ha perso.

 

“Black Conch era il presente ed era complicato”

 

L’arrivo di Aycayia permetterà il cambiamento, una nuova vita per alcuni abitanti dell’isola. Una rinascita. Perché le cose belle non sempre hanno il lieto fine, ma, spesso, permettono di apprezzare ciò di cui non ci rendiamo conto.

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