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RECENSIONE "IL BISTROT DELLA SPERANZA" DI BETH MORREY

venerdì 21 ottobre 2022


IL BISTROT DELLA SPERANZA

Beth Morrey

348 pagine

Garzanti #giftedby

Data uscita: 21 giugno 2022

 

TRAMA

 

Teiere azzurre, tavolini di ferro battuto, tovagliette di cotone arcobaleno. Sono i colori le prime cose che Delphine nota quando entra nel piccolo bistrot all'angolo. C'è qualcosa, in quel posto, che la fa sentire a proprio agio, forse il profumo delle torte speziate, forse il caldo sorriso dei proprietari. Lei, in realtà, è entrata solo per rispondere all'annuncio «Cercasi cameriera», un lavoro che le permetterebbe di pagare la scuola di Emily, la figlia che sta crescendo da sola. Eppure, giorno dopo giorno, ha l'impressione che quel posto abbia qualcosa di magico, a partire dai clienti che, entrando, le illuminano la giornata. C'è Lexy, con il suo marcato accento francese, che chiede sempre un tè caldo con una parola gentile; c'è Roz, un'insegnante che, dietro il perenne broncio, nasconde un animo sensibile che esplode in una risata improvvisa mentre addenta un muffin; e Dylan, che con voce ipnotica canticchia insieme alla radio vecchie canzoni rock. In poco tempo, Delphine trova nel bistrot un'altra famiglia. Quello che però non si aspettava di trovare era il coraggio di riprendere in mano i sogni messi da parte. Finire la scuola, esibirsi su un palco, uscire per un appuntamento: tutte cose che, a ventotto anni, non credeva più di poter realizzare. Perché i gesti di gentilezza non restano inascoltati. Sono gesti che si diffondono da una persona all'altra come un fiume che, inarrestabile, arriva al mare. Un fiume che nasce dalla speranza ritrovata.

 

IL PENSIERO DI FRANCI

 

Una storia di rinascita femminile. Il racconto di come un’ambizione spinga a tirare fuori il meglio di sè per affermarsi, per riscattarsi.

Delphine Jones è una ragazza madre, che vive con la figlia Emily di 11 anni ed il padre, vedovo. Una quotidianità difficile la loro, lo spettro della madre aleggia in casa, il padre soffre nonostante siano passati tanti anni, e sono tanti i momenti in cui cade preda di una profonda depressione. Inoltre il loro rapporto non è mai stato dei migliori, Delphine non ha mai sentito la “vicinanza” del padre.

Non hanno soldi, e lei, che non ama perdersi d’animo, cerca in tutti i modi di far quadrare i conti.

 

Delphine è sempre stata una ragazza intelligente e amante dello studio, soprattutto della letteratura. Per lei non è un problema saltare da un lavoro precario all’altro, ed è così che approda come cameriera al bistrot, dopo l’ennesimo fallimento lavorativo.

 

Per Delphine è un’ottima opportunità, è felice, perchè può dimostrare che oltre che brava è anche intelligente. Le avversità e le difficoltà quotidiane non la abbattono, anzi, lei trae forza proprio dai momenti peggiori.

 

Incontrerà Letty, un’adorabile anziana che ricerca la compagnia di qualcuno che le parli in francese per permetterle di “ricordare”, di restare con un piede nel passato.

 

Un piede che è costretta a mettere anche Delphine, che si troverà a fare i conti con il suo passato, con coraggio e sincerità, per far pace con i propri errori e guardare avanti, verso un futuro migliore.

 

Una lettura piacevole, che tratta di famiglia, di rapporti con i genitori, di depressione e di dolore.

Una storia vera, che ricorda che dopo ogni caduta è importante alzarsi e ripartire.

 


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